CESI, Bartolomeo
Agostino Borromeo
Figlio di Angelo del ramo degli Acquasparta, e di Beatrice Caetani dei duchi di Sermoneta, nacque a Roma nell'anno 1567. Nel 1586 ricevette da papa Sisto V la nomina [...] di alcune abbazie, tra cui quella di S. Maria in Val di Ponte già conferita in passato ad altri membri della famiglia Cesi.
Alla morte di Clemente VIII, nel 1605, il C. perse, con il suo protettore, la sua posizione nella corte pontificia: non sembra ...
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Pittore (Bologna 1556 - ivi 1629). La sua prima attività risente del tardo manierismo emiliano e romano (Bologna: affreschi nella capp. Vezzi in S. Stefano, 1574; affreschi in pal. Fava, 1583-84). Intorno al 1590 il suo stile si fa più sobrio e antimanieristico, attento alle esperienze fiorentine e romane, fino a giungere, con austera adesione allo spirito della controriforma, a una severa e rigorosa ...
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CESI, Federico
Agostino Borromeo
Figlio di Angelo, avvocato concistoriale, e di Franceschina Cardoli, nipote del celebre condottiero Gattamelata, nacque, probabilmente a Roma, il 1ºluglio 1500.
Questa [...] 'antichità classica. Passata, dopo la morte del C., in eredità al cardinale Pier Donato Cesi, la raccolta verrà dispersa nel 1622, dopo la morte (1621) del cardinale BartolomeoCesi.
Fonti e Bibl.: Arch. Segr. Vat., Arm. XXIX, 122, f. 136r; 132, ff ...
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CESI, Paolo Emilio
Franca Petrucci
Di famiglia originaria dell'Umbria, nacque a Roma nel 1481 da Angelo, avvocato concistoriale, e da Franceschina Cardoli di Narni. Abbracciò la carriera ecclesiastica [...] venne affidata l'amministrazione della diocesi di Narni, che egli il 1º luglio affidava, con la riserva del regresso, allo zio BartolomeoCesi. Tenne invece per sé la diocesi di Orte e Civita Castellana, di cui divenne vescovo il 7 apr. 1525. Nello ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] e del Dosso, principalmente per mezzo di Nicolò dell'Abate e di Lelio Orsi da Novellara, dei bolognesi BartolomeoCesi, Bartolomeo Passerotti, Pietro Faccini.
La tradizione del Correggio si unisce a quella del Boccaccino e del Pordenone nei maestri ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] Calvart (1553-1619) il quale prima col Fontana (1512-1597), poi col Sabbatini finisce per aprire una sua scuola; BartolomeoCesi (1556-1629) che si perfeziona con lo studio delle opere del Tibaldi e del Passarotti; Niccolò dell'Abate col Primaticcio ...
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GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] regolari della Madre di Dio, per studiare l'attuazione della riforma e in seguito procurò ai monaci, intercedendo presso il cardinale BartolomeoCesi, la chiesa romana di S. Maria in Portico.
Il 9 genn. 1600 morì il padre del G., che lasciò ai figli ...
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FOGGINI, Giovanni Battista
Morena Costantini
Figlio di Agnolo e Isabella Sercetti, nacque a Firenze il 25 apr. 1652 (Baldinucci [1725-1730], 1975, p. 373; Lankheit, 1962, p. 268). Secondo la biografia [...] (Ginori Lisci, 1972). Risalgono a quest'epoca alcuni ritratti, tra cui quello di Amerigo Vespucci (1677-1680), quello di BartolomeoCesi e quello di Galileo Galilei, in seguito collocato nel monumento omonimo in S. Croce (Baldinucci, 1975, p. 374 ...
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CRESPI, Giovanni Battista, detto il Cerano (anche Cerrano e Serrano)
Marco Rosci
Figlio di Raffaele, la mancanza del documento di nascita ne rende incerta, oltre che la data (di cui si tratta in seguito), [...] con paritetico accento visionario - nella pala di Pescarenico: sulle forme baroccesche si innesta il modello bolognese di BartolomeoCesi e di Ludovico Carracci e in minor misura quello fiorentino del Cigoli.
Esempio ulteriore, di nuovo in provincia ...
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TIARINI, Alessandro
Barbara Ghelfi
Nacque a Bologna da Giovanni e da Cristina Marsili il 20 marzo 1577 (Scritti originali, ante 1678, 1983, p. 318).
Sensibile interprete della pittura seicentesca bolognese [...] , nel 1597, dopo aver inutilmente cercato di entrare nel novero degli allievi di Ludovico Carracci, fu accolto nella bottega di BartolomeoCesi. Tra il 1598 e il 1599, a causa di un banale litigio, decise di recarsi a Firenze, dove, secondo Carlo ...
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