Architetto (Como 1590 circa - Genova 1651 circa), il maggiore del barocco genovese. A Genova aprì (dal 1618) per i Balbi la via omonima e vi costruì i palazzi Durazzo-Pallavicini (1618), Balbi-Senarega (1622), Raggio e il Collegio dei gesuiti, ora Università (1638), suo capolavoro. Attese poi alle fortificazioni della città, costruì i palazzi Casareto e Cattaneo Della Volta e progettò la chiesa di ...
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GENOVA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe ANDRIANI
Piero BAROCELLI
Orlando GROSSO
Alfredo SCHIAFFINI
Tammaro DE MARINIS
Francesco TOMMASINI
Claudia MERLO
Vito Antonio Vitale
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Città della Liguria.
Sommario: [...] Via Balbi è opera di quel tempo. I palazzi e le case sono costruite con i concetti del Lurago; e BartolomeoBianco, con la sua peculiare sapienza scenografica, edificava il Palazzo dell'università, il Palazzo Balbi, il Palazzo Durazzo Pallavicini; lo ...
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Architetto, nato a Perugia da Bevignate di Ludovico Alessi; secondo il Pascoli nel 1500, più probabilmente, secondo l'Alberti, nel 1512; morto a Perugia il 30 dicembre 1572. Quale maestro, chi (Pascoli, [...] per ricerche di effetti prospettici d'impetuosa continuità, di lunghe vedute assiali (Rocco Lurago, e poi BartolomeoBianco). I partiti architettonici sono sempre limpidi, maschi, monumentali, ma elasticamente slanciati; e l'ornamento misurato. E ...
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Architetto e ingegnere, oriundo di Cuneo, lavorò a Genova fra il sec. XVI e il XVII. Nel 1598, lamentandosi l'insufficienza dell'acquedotto della città, cominciato nel sec. XI, fu egli a proporre di prolungarlo [...] prima pietra il 17 maggio 1624. Gli furon dati a consiglieri i migliori architetti viventi a Genova, da Andrea Vannone a BartolomeoBianco. Tenne il suo posto fino al 1628; suo figlio Giovanni Giacomo continuò i lavori, finiti nel 1639. Nel 1619-20 ...
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PALAZZO
Doro LEVI
Giuseppe SAMONA'
. Il nome del colle sul quale Augusto e i suoi successori si costruirono la loro dimora (v. palatino), dopo essere passato a indicare la dimora stessa, venne a [...] tav. CLXVIII) presentano queste forme, imitate poi in modo perfetto nel secentesco palazzo dell'università, di BartolomeoBianco.
La penetrazione del Rinascimento italiano nell'Europa transalpina fu lenta e incerta in principio: la tradizione gotica ...
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. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] movendo dalla Libreria del Sansovino e dal palazzo Corner assurge a sovrana magnificenza.
A Genova eccelle Baccio di BartolomeoBianco (1604-1656; v.) che costruì il collegio dei Gesuiti, ora università, solenne soprattutto nel cortile e nella scalea ...
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TAGLIAFICHI (Tagliafico), Emanuele Andrea
Marco Spesso
Nacque a Genova il 16 giugno 1729, primogenito di Niccolò Gaetano (1698-1776) e di Maria Antonia Mochi (Alizeri, 1865). Il padre, di famiglia artigiana [...] colonnato e di una diversa relazione altimetrica tra questo e l’atrio di accesso, sostituendo quanto operato da BartolomeoBianco con una scalea colonnata a tre navate, la cui assialità rivela l’immediato riferimento accademico francese; fu un ...
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GRASSI, Orazio
Cesare Preti
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Camillo, nacque a Savona il 1° maggio 1583. Dopo un'infanzia e una prima giovinezza trascorse nella città natale a diciassette anni si recò [...] apportare al progetto già elaborato da B. Bianco, affinché i lavori potessero proseguire con maggiore ), pp. 731-737; A. Di Raimondo - L. Müller Profumo, BartolomeoBianco e Genova: la controversa paternità dell'opera architettonica tra '500 e '600 ...
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FERRANDINO (Ferradino, Ferrandina)
Fausta Franchini Guelfi
Famiglia di marmorari e scultori lombardi, originari di Casasco d'Intelvi (Como) (Alfonso, 1985, p. 383), documentati a Genova a partire dal [...] la scoperta e il recupero delle facciate dipinte (catal.), Genova 1982, pp. 295 ss.; A. Di Raimondo-L. Müller Profumo, BartolomeoBianco e Genova, Genova 1982, pp. 25, 30; L. Alfonso, Tomaso Orsolino e altri artisti di "Natione lombarda" a Genova e ...
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MORANZONE
Lucia Sartor
(Moronzone). – Famiglia veneziana i cui membri costituirono una dinastia di artisti dediti all’intaglio del legno. Di essi si conservavano pochissime testimonianze (per i documenti, [...] incaricati allo scopo tra il 1430 e il 1433: i ferraresi Cristoforo Giandosi e Bartolomeo di Giovanni e il nipote Giacomo. Nel 1432 con il pittore BartolomeoBianco fu testimone al testamento della moglie di Damiano Stella, anch’egli pittore, ed ebbe ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...
pianoforte
pianofòrte (region. raro pianfòrte) s. m. [comp. di piano1 e forte1]. – 1. a. Strumento musicale a corde, nato negli ultimissimi anni del sec. 17° dalla fusione del clavicembalo col clavicordo, per opera del liutaio padovano Bartolomeo...