Pittore, scultore e disegnatore (Roma 1781 - ivi 1835). Figlio di un modellatore di statuette, cominciò esercitandosi nell'arte paterna (gruppi di terracotta, più tardi, sono conservati nel Museo di Roma). Frequentò per breve tempo l'accademia di Bologna e poi, a Roma, l'accademia di San Luca. Personalità vivace e irrequieta, eseguì figure nelle opere del vedutista svizzero F. Kaisermann (1765-1833), ...
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LAZIO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARDINALI
Roberto ALMAGIA
Giulio BERTONI
Raffaele CORSO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Ugo ANTONIELLI
Bruno PARADISI
Pietro TOESCA
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E uno dei compartimenti in cui [...] fa e in parte offre ancora uno spettacolo singolare per la primitività dei tipi e dei costumi. Le stampe di BartolomeoPinelli ritraggono efficacemente le figure e le fogge romanesche del passato, ma la varietà pittoresca degli abiti laziali si è ...
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Rappresentazione grafica delle forme. È un modo di esprimersi universale, le cui prime manifestazioni precedettero la parola scritta e vennero via via sviluppandosi verso scopi utilitarî da un lato, e [...] il 1520 e 1521, Baldassarre Peruzzi durante la sua residenza a Siena e a Roma, Stefanino Della Bella nel 1636 a Roma, BartolomeoPinelli nel 1801 a Roma, Alberto Pasini nel suo viaggio in Oriente ecc. In genere, la vita interiore degli artisti si è ...
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Storico e critico d'arte italiano (Roma 1899 - ivi 1982); prof. univ. dal 1948, ha insegnato storia dell'arte medievale e moderna nell'univ. di Napoli. Ha scritto fra l'altro: Storia della scenografia [...] italiana (1930); Giotto (1937); Michelangelo (1942); Arnolfo di Cambio (1943); BartolomeoPinelli (1948); Il Greco (1950); Giorgione (1955); Le arti figurative (1957); Incontri con Roma nel Rinascimento: L. B. Alberti, Donatello, A. Mantegna, ...
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LITOGRAFIA (dal greco λίϑος "pietra" e γραϕία "scrittura")
Leandro OZZOLA
Luigi Pampaloni
Si chiama così quel procedimento per cui qualunque scritto o disegno o incisione, fatto su pietra con inchiostri [...] dedicò alla litografia e pubblicò una voluminosa serie di fatti del Vangelo, che al suo tempo ebbe grande fama.
BartolomeoPinelli eseguì numerose litografie. Una sua serie illustra I promessi sposi. Ultimo, in ordine di tempo, è Francesco Hayez (v ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] si fa anch'esso "romanesco", cioè vernacolo e sprezzantemente popolare, nelle scene agitate a freddo delle composizioni di BartolomeoPinelli: sempre le rovine di Roma hanno saputo suggerire, di volta in volta, l'espressione artistica e sentimentale ...
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HAYEZ, Francesco
Michele Di Monte
"Nacqui in Venezia il giorno 10 Febbraio 1791 nella parrocchia di S. Maria Mater Domini": così afferma lo stesso H. nell'incipit delle sue memorie dettate molti anni [...] l'H. poté infatti conoscere e frequentare molti artisti italiani e stranieri: Pelagio Palagi, Tommaso Minardi, BartolomeoPinelli, Dominique Ingres e Friedrich Overbeck, tra quelli ricordati espressamente nelle memorie.
Grazie all'incoraggiamento di ...
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GENGA, Gerolamo
Monica Grasso
Figlio di Bartolomeo, nacque a Urbino nel 1476 (Vasari; Pungileoni).
Il suo percorso artistico rimane ancora oggi in parte oscuro, poiché la fonte principale per ricostruirne [...] il progetto del cortile d'onore e della loggia prospiciente il giardino segreto, forse completati dal figlio Bartolomeo (Pinelli-Rossi; Eiche, 1998).
Le migliorie apportate alla residenza di Fossombrone, documentate negli anni 1528-38, sono oggi ...
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PETROLINI, Ettore
Guido Di Palma
PETROLINI, Ettore (Pasquale, Antonio). – Nacque a Roma il 12 gennaio del 1884 al n. 6 di vico del Grancio, in una palazzina all’angolo con via Giulia, da Luigi e Anna [...] Fraccaroli, La trovata di Paolino di Renzo Martinelli, Ghetanaccio di Augusto Jandolo, Mezzo mijone di Alfredo Testoni, BartolomeoPinelli di Ettore Veo, Er Castigamatti di Giulio Svetoni, Il maresciallo e Scarfarotto di Gino Rocca, Le esperienze di ...
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ROSSINI, Luigi Biagio
Rosalba Dinoia
– Unico sopravvissuto di otto figli, nacque a Ravenna il 15 dicembre 1790 da Giovanni Maria, umile artigiano con tendenze politiche giacobine, appartenente alla [...] dell’antico alla temperie romantica, pp. 32-49; M.A. Fusco, Della veduta 'animata' anzi 'musicata'. I cugini Rossini e BartolomeoPinelli, pp. 50-61; G. Scaloni, Dal disegno acquerellato alla matrice: analisi di un metodo, pp. 62-75; R. Bernini, Il ...
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popolano
agg. e s. m. [der. di popolo1]. – 1. agg. a. Del popolo, che appartiene al popolo: un uomo p.; donne p.; gente popolana. b. Che è proprio, tipico del popolo, della gente del popolo: il buon senso p.; modi, costumi p.; espressioni,...