Dedicata a Santa Maria, fu fondata dalla contessa Willa, madre del marchese Ugo di Toscana, circa l'anno 978, presso l'antica cerchia delle mura di Firenze dalla parte interna, nel lato orientale. Sia [...] Napoleone I nel 1810. Ebbe molti rapporti con il comune fiorentino, che nel 1282 la prescelse come prima sede della , p. 26 segg.; Le carte del monastero di S. Maria in Firenze (Badia), a cura di L. Schiaparelli, F. Baldasseroni, R. Ciasca, Roma 1913 ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] della rinascita europea nel 10°-11° sec.: concessione, con Ottone I, di immunità ai vescovi, fondazioni monastiche (la Badiafiorentina, l'abbazia di S. Michele in Màrturi, l'eremo di Camaldoli, testimoniano lo zelo riformatore di s. Romualdo e ...
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Pittore (Prato 1457 circa - Firenze 1504). Formatosi alla scuola del padre Filippo e poi di S. Botticelli, svolse una intensa attività pittorica in diverse città, tra cui Firenze e Roma; tra le sue opere [...] (1486, Uffizi), dove i ricordi botticelliani si complicano con impressioni leonardesche, l'Apparizione della Vergine a s. Bernardo (badiafiorentina), una delle sue opere più belle, in cui appare l'eco della pittura fiamminga, e la delicata pala di ...
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Scultore e architetto (Colle di Val d'Elsa, Siena, tra il 1240 e il 1245 circa - Firenze tra il 1302 e il 1310), figlio di Cambio e Perfetta. Figura centrale della cultura artistica del Medievo con la [...] anche l'idea della cupola ottagona su cappelle disposte a trifoglio), è stata riconosciuta, per ragioni di stile, nella fabbrica fiorentina della chiesa di Badia (pianta, resti della facciata), nel Palazzo Vecchio, e, specialmente, in S. Croce. ...
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Miniatori. Il Vasari nelle Vite accenna soltanto a Giovanni B. e lo dice Boccardino Vecchio per distinguerlo dal figlio Francesco che, come il padre, coltivò l'arte della miniatura. I documenti d'archivio [...] il 1511 e il 1518 miniava per l'Opera del duomo, nel 1514 per San Lorenzo, e in anni non precisabili per la Badiafiorentina, per Santo Spirito, per Vallombrosa, e con ogni probabilità nel 1538 per Santa Maria dell'Impruneta. Venuto in fama, G. B. fu ...
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Il campanile inteso come costruzione elevata per diffondere il più lontano possibile il suono delle campane (vera chiesa delle campane, come lo chiama Giovanni di Garlande nel suo Dizionario, 1245), per [...] marmorei, testimone dell'ininterrotta tradizione romana.
Timido è pure l'accenno al gotico nelle torri ottagonali della Badiafiorentina (1330) e del Santo di Padova.
Con ricchezza di particolari, con accordi che preludevano la Rinascenza, sorsero ...
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Nato a Parigi il 4 gennaio 1772. Figlio naturale di Jean-Paul Courier e di Louise Elisabeth La Borde, fu legittimato l'11 febbraio 1777, data delle nozze dei suoi genitori. A tredici anni conosceva bene [...] e a Roma (dicembre 1807) e poi a Firenze collazionò tre codici di Senofonte alla Laurenziana, scoprendo nella biblioteca della Badiafiorentina un testo di Dafni e Cloe nel cui primo libro non esisteva una lacuna indicata da tutti gli altri testi ...
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Benedetto di Bartolomeo dei Grazzini, detto da Rovezzano. Scultore e architetto. Nacque nel 1474 a Canapale presso Pistoia e morì dopo il 1552 a Vallombrosa. Il nome gli venne dal lungo soggiorno a Rovezzano. [...] 1509, una base per il David di bronzo di Michelangiolo trasportato in Francia, e compiva varî lavori architettonici nella Badiafiorentina, ove il Vasari gli ascrive la porta principale, il vestibolo e la cappella Pandolfini. Nel 1510 B. iniziava per ...
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L'abitato di Brolio in comune di Castiglion Fiorentino non ha a che fare con il castello di Brolio in Chianti, posto nel comune di Graiole in Chianti (provincia di Siena).
Il castello, ceduto dal marchese [...] Bonifazio di Toscana ai monaci della Badiafiorentina nel 1009, passato già nel 1141 ai Ricasoli, rientrato nei dominî della guelfa Firenze dopo la sconfitta di Federico Barbarossa a Legnano (1176), fu distrutto nel 1470 dagli eserciti napoletano, ...
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Pittore. Secondo il Vasari, scolaro e collaboratore di Giotto; nel 1347 abitava in Firenze ove aveva bottega e nel 1350 era iscritto nella compagnia dei pittori. Fra le opere esistenti a lui attribuite [...] 1343; a Firenze frammenti di affreschi nella cappella Covoni in Badia e il Noli me tangere nella chiesa di S. Trinita, coro di S. Francesco a Pistoia, in Dedalo, X (1929-30), pp. 199-228; P. Toesca, La pittura fiorentina del Trecento, Bologna 1929. ...
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