Città della Francia centrale (71.000 ab. nel 2005), capoluogo del dipartimento del Cher, a 130 m s.l.m. su un’altura circondata da corsi d’acqua (Yèvre, Auron). Importante centro militare (caserme, polveriere, impianti per costruzioni aeronautiche e di armi). Altre attività industriali riguardano i settori meccanico, tessile, chimico e alimentare (birra, liquori). Consistente è anche il mercato del ...
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SHAMIL
Fritz Epstein
. Nato nel 1797 nell'aul avarico di Ghimree (Daghestan), morto il 4 febbraio 1871 a Medina. Dal 1834 al 1859 Sh. (pronuncia locale del nome arabo-islamico Samauwal "Samuele") fu [...] spiritualmente e militarmente anima e capo della resistenza delle popolazioni musulmane caucasiche contro la penetrazione russa. Capo (Imām) dell'ordine di dervisci Naqshbandiyyah, estese il suo dominio ...
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(lat. Biturīges) Popolazione della Gallia, divisa in due gruppi. I B. Cubi abitarono pressappoco gli odierni dipartimenti del Cher, dell’Indre e dell’Allier: le città principali erano Avarico (Bourges) [...] e Novioduno. Alleati di Vercingetorige contro Cesare (54 a.C.), non si placarono nemmeno dopo la sconfitta. I B. Vivisci abitarono il territorio a S dell’estuario della Gironda: loro capitale era Burdigala ...
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GERGOVIA
Francesco Gabrieli
. Città gallica degli Arverni, di fortissima posizione strategica su un monte, identificato con l'attuale Mont de Gergovie, 6 km. a S. di Clermont-Ferrand. Deve la sua fama [...] .
La battaglia di Gergovia. - Nella primavera del 52 Cesare venne a investire la piazzaforte, in cui, dopo la rotta di Avarico, si era trincerato Vercingetorige. Conquistato d'assalto il colle oggi detto La Roche Blanche, a S. della città, vi stabilì ...
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VERCINGETORIGE (Vercingetorix, -ĭgis)
Mario Attilio Levi
Figlio di Celtillo, uno dei più potenti capi Galli, era nativo dell'Arvernia. Seppe suscitare, benché giovane, un movimento di ribellione antiromana [...] Cesare, V. rifiutò battaglia e rinunziò all'assedio. Contro il parere di V. i Biturigi vollero inutilmente difendere Avarico contro Cesare; ma, naturalmente, questa sconfitta prevista non diminuì, anzi accrebbe, il prestigio di V. che aumentò i ...
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Agger, come termine militare, designava presso i Romani specialmente l'argine che si costruiva per l'attacco delle piazzeforti. Esso era già noto all'ingegneria militare assai progredita degli Assiri, [...] alle molte fino a raggiungere o superare il coronamento delle mura nemiche (cfr. Livio, XLIII, 19, per un argine di Perseo; Cesare ad Avarico e a Marsiglia 80 piedi, De bello gallico, VII, 24; De bello civili, II,1), e si facevano avanzare su di esso ...
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Generale romano, triunviro, dittatore (Roma 100/102 - ivi 44 a. C.). Nato da nobile famiglia romana, fu bandito da Silla; prestò servizio nelle province dell'Asia Minore tra l'81 e il 78, fu questore nel [...] una guerriglia sfibrante e sterile. La ribellione raggiunse il suo culmine nel 52, sotto la guida di Vercingetorige. C. prese Avarico, fallì davanti a Gergovia, ma dopo aver costretto Vercingetorige a rifugiarsi ad Alesia, ve lo assediò e mediante un ...
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Nacque, ignoriamo dove, probabilmente il 2 aprile del 742. Era il primogenito di Pipino il Breve, re dei Franchi, e di Bertrada, figlia di Cariberto conte di Laon. Nulla sappiamo della giovinezza. Compare [...] . Come si sia aperto il conflitto, che dopo quello sassone fu il più grave, non è chiaro: forse C. volle colpire gli Avari per l'alleanza accordata a Tassilone e tramutatasi in un attacco in Italia e in Baviera, fallito per il pronto intervento di C ...
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SAVARIA
D. Adamesteanu
Z. Kadar
Corrisponde all'attuale località ungherese di Szombathely.
Faceva parte della Pannonia Superior e, data la sua posizione sulla grande strada che collegava Emona al Danubianus, [...] invasioni è notevolissima una ricca scoperta di Asszonyfa (vicino a Szombathely) con bronzi fusi decoranti finimenti di tipo avarico.
Tra i monumenti di pietra, conservati nel lapidario, i più importanti sono i resti colossali della triade capitolina ...
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Vedi STEPPE, Arte delle dell'anno: 1966 - 1997
STEPPE, Arte delle (v. vol. vii, p. 495)
B. Genito
p. È difficile riproporre oggi con la stessa valenza quella definizione di arte delle s. formulata tra [...] quantità d'oggetti datati tra la metà e la fine del I millennio d.C. e attribuita a popoli come gli Unni, gli Avari, i Khazari, i Magiari e altri, appartiene allo stesso ambito dell'arte delle steppe. La produzione figurativa di questo periodo crea e ...
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avaria
avarìa s. f. [prob. der. dell’arabo ῾awār «danno» (da cui anche l’arabo awārīya «merce avariata», che però può essere formazione più tarda)]. – 1. a. Qualunque danno sofferto da una nave (scafo, apparato motore o allestimento), o da...
avariare
v. intr. [der. di avaria] (pres., raro, io avàrio, ecc.). – Subire avaria, spec. nel senso di deteriorarsi, guastarsi; quasi esclusivam. in dipendenza dal verbo fare: il mal tempo ha fatto a. la frutta (raro come trans., con valore...