Popolazione nomade affine agli Unni. Dalla Mongolia si volsero (460 ca.) verso il Mar Caspio e il Mar Nero. Vinti intorno al 550 dai Turchi-Altai, si spinsero ancor più a occidente; nel 558 chiesero a [...] , spesso ricche di manufatti d’oro e gioiellerie, erano per lo più nei loro possedimenti. Un netto impoverimento della società avara si ebbe tra 7° e 8° sec., in corrispondenza della cosiddetta cultura del bronzo, che vide, a fronte della mancanza ...
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Popolazione caucasica del gruppo dei Lesghi.
La lingua avara attuale appartiene al sottogruppo daghestanico, del gruppo cecenolesghico delle lingue caucasiche settentrionali ed è parlata nel Daghestan [...] (distretti di Gunib e Avar) e nel nord del distretto di Zakataly. ...
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(gr. Αὔαρις) Città dell’antico Egitto, nel sito di Tell ed-Dab‛a. Fu capitale degli Hyksos e l’ultimo caposaldo a cadere dinanzi alla riscossa egiziana (metà ca. del sec. 16° a.C.). ...
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avari e prodighi
Ettore Bonora
. Tanto nell'Inferno quanto nel Purgatorio gli avari e i prodighi sono insieme sottoposti alla stessa pena, in quanto il loro vizio ha il medesimo movente nell'immoderata [...] nella vera e propria rappresentazione della pena, più che una precisa connessione con la specie di peccato del quale si macchiarono avari e prodighi, si ha da notare l'abbandono del poeta a un libero gusto figurativo. Non dando rilievo a nessuno dei ...
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Sovrano (khaqān) degli Avari, fatta la pace con Sigeberto, re dei Franchi, poco prima del 568 si alleò con Alboino re dei Longobardi, e insieme sconfissero i Gepidi: gli Avari rimasero così padroni della [...] pianura ungherese mentre ai Longobardi, sicuri alle spalle, fu aperta la via dell'Italia ...
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danza
Beatrice Guidi
In opposizione alla " ridda " degli avari e prodighi (If VII 24), nel Paradiso è sempre manifestazione di letizia spirituale: VII 7 ed essa [sustanza] e l'altre mosser a sua danza; [...] XIII 20 la doppia danza / che circulava il punto dov'io era; detto delle quattro virtù cardinali, in Pg XXXI 104 La bella donna [Matelda]... / bagnato m'offerse / dentro a la danza [" idest, tripudium ...
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Khān dei Bulgari (sec. 7º), li liberò dalla soggezione agli Avari, riunendoli in un solo stato, favorito in tale azione dall'imperatore Eraclio (610-641), che gli inviò doni e lo nominò patrizio. ...
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sconoscente (scanoscente)
Federigo Tollemache
La sconoscente vita che... fé sozzi gli avari e i prodighi (If VII 53) è quella che il Boccaccio definisce " senza discrezione menata ", cioè " senza conoscenza [...] ", " da ignoranti ".
Nella forma lirico-cortese ‛ scanoscente ', con valore di sostantivo, ricorre, riferito agli occhi del poeta stesso, in Rime LI 14 e dico ben, se 'l voler non mi muta, / ch'eo stesso ...
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burlare
Lucia Onder
. Riferito alla colpa che ai prodighi rinfacciano gli avari (per l'Ottimo " qui sono punite due contrarie colpe, cioè avarizia, che è in tenere, e prodigalità, che è in gittare il [...] suo "), b. in If VII 30 può essere usato sia nel senso proprio del lombardo borlà, " rotolare ", " spingere innanzi " (cfr. le autorevoli ragioni di Pagliaro, Ulisse 163 n. 1, 618-619), sia in quello figurato ...
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Figlio (m. 671) di Gisulfo II, duca del Friuli. Rapito con i fratelli dagli Avari in giovane età, dopo essere rientrato fortunosamente in patria fu poi costretto a lasciare il Friuli a causa dell'usurpazione [...] nel nord, G. vi riportò energicamente l'ordine, turbato da alcuni ribelli, specialmente nel Friuli, ove fu aiutato dal khan degli Avari. Attaccò poi i Bizantini in Romagna e ancora una volta vinse. Ormai sicuro dei suoi dominî, attese a riordinare le ...
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avaria
avarìa s. f. [prob. der. dell’arabo ῾awār «danno» (da cui anche l’arabo awārīya «merce avariata», che però può essere formazione più tarda)]. – 1. a. Qualunque danno sofferto da una nave (scafo, apparato motore o allestimento), o da...
avariare
v. intr. [der. di avaria] (pres., raro, io avàrio, ecc.). – Subire avaria, spec. nel senso di deteriorarsi, guastarsi; quasi esclusivam. in dipendenza dal verbo fare: il mal tempo ha fatto a. la frutta (raro come trans., con valore...