Culto o adorazione degli astri. Qualche elemento di a. si trova in quasi tutte le religioni, in relazione, almeno in parte, con la natura uranica che spesso ha l’Essere supremo nelle religioni dei popoli primitivi. Ma di a. in senso stretto si può parlare solo per le civiltà nelle quali gli astri cominciano a presentarsi come una categoria di oggetti ben distinta e comprendente una serie di realtà ...
Leggi Tutto
. Allorché gli astri divennero oggetto d'adorazione (vedi astrolatria), lo stesso caelus aeternus (cfr. Cicerone, Somn. Scip., 4), anzi la stessa eternità (cfr. Proclo, In Timaeum, 248 D), in greco ὁ ᾿Αιών, [...] l'Eone, e in latino Aevum, diventò una divinità e la più alta di tutte (cfr. nel parsismo Zervan Akarana "il tempo infinito", ovvero, secondo l'attestazione di Eudemo, lo spazio e il tempo primordiale): ...
Leggi Tutto
JEREMIAZ, Alfred
Orientalista e storico delle religioni, nato a Markersdorf presso Chemnitz il 21 febbraio 1864. Parroco luterano a Lipsia dal 1890, privato docente dal 1905, professore straordinario [...] dal 1922, è, co1i H. Winckler, il principale sostenitore del cosiddetto panbabilonismo (v. astrolatria, V, p. 100).
Scritti principali: Hölle und Paradies bei den Babyloniern, 2ª ed., Lipsia 1903; Im Kampf um Babel und Bibel, 4ª ed., ivi 1903; trad. ...
Leggi Tutto
KUGLER, Franz Xaver
Astronomo e assiriologo, nato a Königsbach (Palatinato) il 27 novembre 1862, morto a Lucerna il 25 gennaio 1929. Nel 1886 entrò nella Compagnia dì Gesù nel cui collegio a Valkenburg [...] 3 e un supplemento alle prime due parti), fondamentale per lo studio delle conoscenze astronomiche e dell'astrolatria babilonese; Von Moses bis Paulus, ivi 1922; Sibyllinischer Sternkampf und Phaëthon in naturwissenschaftlicher Beleuchtung, ivi 1927 ...
Leggi Tutto
ḤARRĀN
Francesco Gabrieli
. Antichissima città della Mesopotamia di NO. tra Edessa e Ra's al-‛Ain. E menzionata giù nelle iscrizioni in cuneiformi sotto la forma Ḫarrānu (strada), ma la sua importanza [...] cultuale, per cui è rimasta famosa. Fu infatti sede del culto al dio lunare Sin, e questo paganesimo astrolatrico, pur colorandosi col tempo di concezioni sincretistiche ellenico-orientali, restò tenacemente radicato sul luogo, sopravvivendo non solo ...
Leggi Tutto
MEINERS, Christoph
Nicola Turchi
Erudito, nato a Warstade il 31 luglio 1747, morto a Gottinga, dov'era professore, il i° maggio 1810. Appartiene a quella schiera di studiosi che nella seconda metà del [...] cioè vizî, malattie e finzioni varie della mente umana) e al disopra del feticismo il culto degli eroi e l'astrolatria.
Opere Principali: Versuch über die Religionsgesch. der ältesten Völker, Gottinga 1774-5; De Zoroastris vita, Lemgo 1778; Historia ...
Leggi Tutto
LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] , costituisce l'essenza dei quattro elementi, che così vengono a essere divinizzati.Nel culto della l. del sole rientrano anche l'astrolatria e l'astralismo, di cui è esempio il discorso Al re Sole di Giuliano l'Apostata (331-363; Bidez, 1930). La ...
Leggi Tutto
. Fu uno dei più antichi scrittori in lingua siriaca. Il suo nome in siriaco suona Bar Dayṣān, cioè "figlio del Dayṣān", che è il fiume che scorre attraverso la città d'Edessa, in greco Βαρδησάνης o Βαρδησιάνης. [...] un grave problema: in qual modo B. conciliava questa sua filosofia con il cristianesimo da lui apertamente professato?
L'astrolatria stessa non è del resto se non uno degli aspetti (sia pure il principale) del sincretismo religioso che durante l ...
Leggi Tutto
Nome usato dagli antichi per indicare gli oggetti celesti da essi conosciuti (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno) che non occupassero una posizione fissa sulla sfera celeste. Attualmente [...] e poi, anche attraverso gli Arabi, ha avuto larga diffusione nella cultura medievale e rinascimentale.
Per l’astrolatria ➔ planetari, dei.
Abstract di approfondimento da Nuovi sistemi solari Giovanni F. Bignami (Enciclopedia della Scienza e della ...
Leggi Tutto
. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] della letteratura mondiale; a essi la conservazione e il trasporto di credenze e culti dell'antichità babilonese (anzitutto l'astrolatria e l'astrologia); nella loro lingua, finalmente, e secondo gli schemi della loro mentalità, si sono propagate nel ...
Leggi Tutto
astrolatria
astrolatrìa s. f. [comp. di astro- e -latria]. – Culto o adorazione degli astri, spec. del Sole, della Luna e dei principali pianeti, diffuso presso molte popolazioni antiche (Sumeri, Assiri, Babilonesi, Egizî, ecc.).
astralismo
s. m. [der. di astrale]. – 1. Sinon. poco com. di astrolatria. 2. Teoria che tende a spiegare i miti come originati dall’osservazione degli astri.