Filosofo inglese (Londra 1561 - ivi 1626). All'astrattezza del metodo sillogistico-deduttivo della scienza aristotelica, B. - che sottolinea le finalità pratiche del sapere - contrappone il metodo induttivo [...] fondato sull'esperienza (Novum Organum, 1620). Nel metodo di B. si distingue una 'parte distruttiva', la critica degli 'idoli' (cioè i pregiudizi che sviano il discorso scientifico) e una 'parte costruttiva', ...
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positivismo
Corrente di pensiero affermatasi in Europa nella seconda metà del 19° sec., la quale, contro l’astrattezza e la sterilità della metafisica, riteneva che il solo sapere reale fosse quello [...] delle scienze (fisica, astronomia), e che anche la riflessione sulla storia dovesse ispirarsi al metodo delle scienze. I maggiori rappresentanti del p. sono stati A. Comte in Francia, J.S. Mill e H. Spencer ...
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Picone
Picone Mauro (Palermo 1885 - Roma 1977) matematico italiano. Le sue ricerche furono caratterizzate dal gusto per l’astrattezza e la generalità e dalla convinzione dell’importanza di risolvere [...] numericamente problemi matematici sorti da esigenze concrete. Laureatosi nel 1907 alla Scuola normale superiore di Pisa, nel 1913 si trasferì al Politecnico di Torino come assistente di meccanica razionale ...
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WIGMANI Mary
Gino TANI
Danzatrice e coreografa nata a Hannover il 13 novembre 1886. È la più grande danzatrice tedesca moderna. Allieva di R. von Laban, ne rinnegò presto ogni astrattezza, traendo dalla [...] libera intuizione creatrice gli spiriti e le forme della sua declamazione plastica opposta al ballo classico-accademico.
Più che un insegnamento, ispirò una specie di culto orchestico al suo gruppo di ...
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Autore drammatico, nato a Ferrara e morto verso il 1830. Il teatro giacobino gli fornì qualche commedia, ma lontano dall'estremismo, il C. divagò piuttosto nell'astrattezza politica come in Dispotismo [...] e filosofia. La commedia politica non pare lo seducesse troppo e tornò presto al "mestiere" di poeta comico-sentimentale, non senza qualche intento patriottico, traducendo e riducendo lavori del teatro ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] quale ha ammesso anche la possibilità di espropriazioni ope legis. D’altra parte, la perdita dei caratteri di generalità e astrattezza della l. era stata individuata da alcuni studiosi – tra cui H.J. Laski, Neumann e Forsthoff – come conseguenza ...
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Per legge si intende generalmente l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della c.d. funzione legislativa (Separazione dei poteri). A differenza della consuetudine, infatti, che nasce [...] quale ha ammesso anche la possibilità di espropriazioni ope legis. D’altra parte, la perdita dei caratteri di generalità e astrattezza della legge era stata individuata da alcuni studiosi – tra cui H.J. Laski, Neumann e Forsthoff – come conseguenza ...
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In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] tra i parametri semantici (quali l’essere o no umano, l’essere o no animato, il numero, il sesso / genere, la forma, la consistenza, la posizione nello spazio, ecc.) universalmente considerati per attribuire ...
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Cuòco, Vincenzo. - Storico e uomo politico (Civita Campomarano 1770 - Napoli 1823). Fondatore del Giornale italiano (1804), a Napoli ricoprì importanti cariche sia durante il regno di G. Murat sia dopo [...] di fronte al giacobinismo dei rivoluzionari si traduce in una critica totale e nel rifiuto del razionalismo illuministico, tacciato di astrattezza. A principi e leggi validi per tutti i tempi e tutti i luoghi, il C. contrappone l'esigenza di far ...
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Sono provvedimenti del diritto canonico gli a. amministrativi singolari, disciplinati organicamente solo con il nuovo Codice di diritto canonico al titolo IV del libro I. Rispetto alle fonti normative [...] strutturati come un comando (iussum) diretto a un singolo o a una comunità, risultano privi dei caratteri di astrattezza e generalità che sono propri della legge. Gli a. amministrativi di ogni genere, eccezion fatta per il privilegio, possono ...
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astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento.
letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente attività letteraria (come...