Genere di batteri al quale appartiene la specie H. pylori. Ha aspetto elicoidale, è gram-negativo, asporigeno, dotato di flagelli e in grado di svilupparsi in presenza di aria arricchita con CO2 al 10%. [...] Il suo habitat naturale è nello stomaco, ma si localizza anche nella placca dentaria e nelle feci: la via di trasmissione è oro-orale e oro-fecale. È assai diffuso nei paesi in via di sviluppo e nei gruppi ...
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tularemia Malattia infettiva acuta molto diffusa nei roditori e trasmissibile all’uomo, sostenuta da Francisella tularensis, piccolo bacillo pleiomorfo, immobile, asporigeno, aerobio, gramnegativo. Endemica [...] nel distretto di Tulare, California, dove fu descritta nel 1911 da G.W. McCoy (il quale nel 1912, insieme a C.W. Chapin, ne isolò l’agente eziologico), è diffusa in tutti gli USA, in Giappone, ex URSS, ...
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Pertosse
Mariapaola Lanti
La pertosse è una malattia infettiva acuta, contagiosa ed epidemica, clinicamente caratterizzata da tipica tosse accessuale e provocata da un batterio gram-negativo, detto [...] eziologico della pertosse è Bordetella pertussis, un coccobacillo gram-negativo, capsulato, caratterizzato da scarsa resistenza, immobile e asporigeno, che si localizza nelle prime vie aeree dell'uomo. Per quanto possa colpire individui di tutte le ...
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Tubercolosi
Antonio Cassone
La tubercolosi è una delle malattie più antiche nella storia dell'umanità, e come tale fu descritta e studiata da molti ben prima che ne venisse conosciuta la causa, cioè [...] e immunità. 4. Clinica e terapia. □ Bibliografia.
Cenni storici
Il Mycobacterium tuberculosis è un batterio gram-positivo, asporigeno e acido-resistente. Espulso dal paziente tubercolotico attraverso la tosse, lo sputo o mentre parla o canta, rimane ...
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Questo termine, che spesso impropriamente s'attribuisce a condizioni morbose d'origine diversa, caratterizzate da scariche diarroiche ripetute, con muco e sangue, accompagnate da tenesmo, indica malattie [...] Questo germe ha caratteri morfologici e culturali che lo ravvicinano al gruppo tifo-coli: è immobile, privo di ciglia, asporigeno, si decolora col Gram. Oltre al B. dysenteriae, o tipo Shiga-Kruse, per il diverso comportamento biochimico sui terreni ...
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Lister, Joseph
Chirurgo inglese (Upton, Essex, 1827 - Walmer, Kent, 1912). Professore di clinica chirurgica nell’univ. di Glasgow (1863), di Edimburgo (1869) e quindi nel King’s college di Londra (1877-91). [...] il più importante per la patologia umana è L. monocytogenes. Ha un aspetto simile al bacillo difterico, è asporigeno, non capsulato, dotato di flagelli, resistente all’ambiente esterno e alla refrigerazione, ma non alle alte temperature (resiste ...
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TIFO (dal gr. τῦϕος "torpore")
Cesare Frugoni
Il tifo o ileotifo o febbre tifoide è una malattia infettiva acuta a sintomi generali e locali (intestino) provocata da un germe che le è specifico, il bacillo [...] lungo che largo, della lunghezza all'incirca di 1/3 del diametro di un globulo rosso (0,7 × 2-3 μ). È asporigeno, vivacemente mobile in terreni di coltura liquidi per i numerosi flagelli di cui è fornito. Colorabile facilmente con tutte le sostanze ...
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(dal latino aboriri; fr. avortement, fausse couche; sp. aborto; ted. Abortus o Fehlgeburt; ingl. abortion).
Ostetricia. - È l'interruzione della gravidanza in epoca in cui il feto non è capace di vita [...] epizootico. L'aborto epizootico è infettivo e contagioso ed è dovuto al bacillo di Bang, microrganismo immobile, asporigeno, che si può riprodurre artificialmente in speciali terreni di coltura, ma non è molto resistente agli agenti sterilizzanti ...
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asporigeno
asporìgeno agg. [comp. di a- priv. e sporigeno]. – In biologia, che non produce spore: batterî a.; lieviti a., microrganismi vegetali di posizione sistematica differente (tra cui alcuni saccaromiceti), che hanno però in comune la...
legionella
legionèlla s. f. [lat. scient. Legionella, dal nome della American Legion (v. legionario, n. 3)]. – Genere di bacilli gram-negativi asporigeni, aerobî, che possono provocare un quadro febbrile benigno di tipo influenzale; la specie...