(gr. ῎Ασπενδος) Antica città della Panfilia, fiorente già nel 5° a.C., di origine forse greca, ma sottoposta al re di Persia. Dopo Alessandro fu possesso dei Tolomei, poi dei re di Pergamo, passando quindi a Roma. Decadde dopo il 5° secolo.
Del periodo romano restano, presso l’odierno villaggio di Balkis, il teatro, del tempo di Antonino Pio, e un grande acquedotto, con rialzo di archi per il passaggio ...
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(gr. Μόψος) Antichissima figura del mito greco, sulla quale esistono tradizioni diverse: sarebbe uno dei Lapiti o il veggente degli Argonauti, oppure, figlio di Manto. Avrebbe dapprima fondato, insieme [...] con questa, il santuario oracolare di Apollo a Claro, e poi altre città, tra cui Aspendo, in Panfilia, e Mopsuestia, Mopsucrene, Mallo, in Cilicia (ma alcuni antichi e moderni ritengono si debbano distinguere due eroi dello stesso nome). ...
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È il primo, per quanto sappiamo, che abbia fatto dell'arte gastronomica argomento di versi, in un poema intitolato ‛Ηδυπάϑεια i cui Ateneo ci ha conservato, ripetutamente citandolo, numerosi frammenti. [...] che vissero nella prima o nella seconda metà del sec. IV a. C. (Dionisio di Sinope, poeta comico, Diodoro di Aspendo, filosofo pitagoreo, Epicuro), e poiché sembra derivare alcune nozioni di storia naturale da Aristotele, che solo nel 335 cominciò a ...
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Nacque da Antioco VII Sidete e da Cleopatra Tea, nel 135 a. C. Fu detto Ciziceno perché allevato a Cizico; porta sulle monete il titolo di Filopatore. Rivendicò i suoi diritti sul regno paterno contro [...] raccolto in Cizico tentò d'impadronirsi del regno di Siria, prese Antiochia, occupò parte della Siria costringendo Gripo a ritirarsi ad Aspendo, e si proclamò re. Abbiamo monete di lui datate dall'anno 199 dell'era dei Seleucidi, 114-13 a. C. In ...
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TRISCELE (gr. τρισκελής, lat. triquetra)
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Figura simbolica, frequente nella monetazione greca e romana; essa è "formata da tre gambe" che si dipartono da un comune centro [...] , Egina, Derrones (Macedonia) dei secoli VI e V, e di Ierapitna in Creta (sec. IV); inoltre su monete di varie città asiane (Aspendo, sec. V; Neandria, Selge, secolo IV; Adada, Prostanna, sec. I a. C.; Olba, sec. I d. C.). Come segno tipico - emblema ...
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(gr. Παμϕυλία) Antica regione costiera dell’Anatolia meridionale, tra Licia, Cilicia, il Tauro e il Mar di Levante. Il territorio appartenne nella seconda metà del 2° millennio a.C. al paese di Arzawa [...] ’unica provincia con la Licia; dopo Costantino tornò ad avere un proprio governatore. Città principali della regione erano Side, Aspendo, Perge, Attalia (odierna Adalia). Il dialetto panfilico (o panfìlio) era affine al cipriota e all’arcadico ma non ...
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TRISCELE (τρισκελής, trisceles)
A. Longo
"Che ha tre gambe", come indica l'etimologia; con questo nome (e con quello di triquetra, sottinteso figura, meno proprio, perché significante "triangolare"), [...] della luna (Holm), e del loro moto apparente. Compare su monete del VI-V sec. a. C. di Egina, Fliunte, Derrones, Aspendo, Milo e della confederazione Licia e del V-IV di Neandria e Ierapitna, nonché sulle monete di colonie italiche, come Metaponto e ...
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Nome di varî scultori greci. 1. Z. di Soli di Cilicia (sec. 3º-2º a. C.), noto da una firma a Lindo, compagno di Sosipatro. 2. Flavio Z. di Afrodisiade in Caria (sec. 1º d. C.), noto da numerose iscrizioni [...] in cui l'artista dice di avere ornato molte città con le sue sculture e di aver costruito il monumento funerario di famiglia. n Va ricordato anche uno Z. architetto, figlio di Teodoro, costruttore (170 d. C. circa) del teatro di Aspendo in Panfilia. ...
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Nacque nel 141 a. C. da Demetrio II Nicatore e Cleopatra Tea, e fu mandato a studiare ad Atene. La madre, per avidità di regnare, tolto di mezzo il primogenito Seleuco V, chiamò da Atene come coreggente [...] il quale tentò (114-13 a. C.) di impadronirsi del regno, occupò Antiochia e parte della Siria, obbligando Gripo a ritirarsi ad Aspendo (113-12 a. C.), e sposò Cleopatra IV. A., tornato all'offensiva, sconfisse il Ciziceno, riprese Antiochia e mise a ...
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ZENONE (Ζήνων, Zeno)
Carlo Albizzati
Conosciamo dalle loro firme parecchi scultori greci di questo nome. Uno del periodo ellenistico, gli altri d'epoca romana imperiale, e questi tutti d'Afrodisia di [...] , può avere terminato così la sua carriera a Roma. Uno Z. architetto costruì, verso il 170 d. C., il teatro di Aspendo, in Panfilia, come si rileva da un'iscrizione trovata in luogo.
Bibl.: E. Löwy, Inschriften griechischer Bildhauer, Lipsia 1885, nn ...
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