Locuzione con cui, fin dall’inizio del 14° sec., si cominciò a indicare la polifonia della seconda metà del 13° sec. per contrapporla alla nuova produzione detta Ars nova. Gli studiosi oggi la intendono [...] in un’accezione più ampia, comprendente i primi sviluppi della polifonia nell’11° sec., la scuola di Notre-Dame con Leoninus e Perotinus e il periodo successivo, fino agli inizi del 14° sec., con le scuole ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Tomassini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine arsantiqua indica il primo stadio dell’evoluzione della musica vocale [...] 50 al 1300/10, e s’identifica nell’avvento della notazione detta “mensurale” e nello sviluppo del mottetto. L’esordio dell’arsantiqua è segnato dalla cosiddetta epoca di Notre-Dame, il cui avvio viene fissato intorno al 1160/80, caratterizzata dalla ...
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(fr. Paris) Città capitale della Francia (10.900.952 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana). È situata sulle rive della Senna, al centro dell’Île-de-France, e alla confluenza nella [...] Notre-Dame) il magister Leonino e il suo successore, Perotino il Grande, iniziarono la rivoluzione che venne chiamata Arsantiqua. Meno innovative le manifestazioni dalla fine del 13° al 15° sec., quando comparvero comunque interessanti fenomeni come ...
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Nome di due teorici musicali: 1. M. normannus, professore di matematica a Oxford e autore di due trattati (1321 e 1340-50) ancora informati ai criterî dell'Arsantiqua. 2. M. de Francia (detto anche Iulianus [...] de M.), rettore della Sorbona (1350), amico di Ph. de Vitry e autore di quattro trattati (dal 1321 in poi) di dottrina d'Ars nova. ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] e dei trovieri, subentrò un’arte più vicina al gusto mondano designata come Ars nova, contrapposta all’indirizzo duecentesco denominato Arsantiqua. Sotto l’influsso della vicina scuola fiamminga proseguì lo sviluppo del contrappunto, portato ...
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Titolo di due trattati scritti intorno al 1320 da J. de Muris e P. de Vitry, con cui si designa comunemente la musica profana del 14° sec. in Francia e in Italia, in contrapposizione alla polifonia sacra [...] dell’epoca precedente (➔ Arsantiqua).
Nonostante i molteplici rapporti tra loro esistenti, la francese e l’italiana vanno considerate come due scuole distinte. La produzione musicale francese ebbe come centro principale Parigi ed era destinata ...
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Musicista, operoso a Parigi tra il 1180 e il 1230. Pare che sia succeduto a maestro Léonin quale maestro di cappella a Notre-Dame. È uno dei maggiori esponenti dell'Arsantiqua parigina. Compose organa, [...] conductus, ecc., in uno stile che già presenta i caratteri del contrappunto propriamente detto ...
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Musicista francese (sec. 12º), maestro e organista della chiesa parigina della Beata Vergine (nel cui luogo fu poi costruita Notre-Dame), autore di un Magnus liber organi; è considerato, con Pérotin, il [...] maggiore maestro della scuola parigina poi detta dell'Arsantiqua, nella quale si sviluppò il discanto. ...
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L’arte di combinare più melodie contemporaneamente, nata nel Medioevo con la pratica polifonica, dalla sovrapposizione nota contro nota (punctum contra punctum) di una seconda linea melodica, detta discanto, [...] alla parte superiore anziché al basso. A questo stile fu dato il nome di Ars nova (➔) in contrapposizione a quella dei discantisti, che si disse antiqua. Nell’Ars nova le parti inferiori potevano essere strumentali quanto vocali e, nell’esecuzione a ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] si conoscono solamente 6 cantigas da amigo, del trovatore gallego Martín Codax o Codaz, nativo di Vigo.
Polifonia dell'"Arsantiqua". - Non sappiamo su che cosa si fondi la verità dell'affermazione di Virgilius Cordubensis, là dove egli nella sua ...
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clausola
clàuṡola (ant. clàuṡula) s. f. [dal lat. clausŭla, der. di claudĕre «chiudere»]. – 1. a. Conclusione di uno scritto, di una lettera e sim.; chiusa di un periodo, o di un membro del periodo, spec. con riguardo all’ordine delle parole...