Aronta
Giorgio Padoan
Indovino etrusco (la forma latina è propriamente Arruns), personaggio della Pharsalia, non altrimenti noto. Esperto interprete del volo degli uccelli, dei fulmini e delle viscere [...] degli animali, abitava " desertae moenia Lucae " (cioè Lucca). Chiamato con altri auguri a Roma per chiarire il senso di oscuri presagi che avevano atterrito la città, dalle interiora di un toro sacrificato ...
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spelonca (spelunca)
Domenico Consoli
" Grotta ", " antro ", in senso proprio, a proposito dell'indovino Aronta che sui monti di Luni ebbe tra ' bianchi marmi la spelonca / per sua dimora (If XX 49; si [...] noti la rima rara con ronca e tronca); ancora riferito al senso proprio in una comparazione: E possono dire questi cotali, la cui anima è privata di questo lume [il seme della grazia, che rende gli uomini ...
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attergarsi
Verbo di conio dantesco, usato nella presentazione di uno degl'indovini della quarta bolgia, che camminano con il capo travolto: Vedi Tiresia... Aronta è quel ch'al ventre li s'atterga (If [...] XX 46). Può valere " accostare il proprio tergo " (Aronta, che segue Tiresia, poiché cammina anche lui col capo travolto, accosta a Tiresia, anzi propriamente al ventre di lui, il proprio dorso; così intendono, tra gli altri, Buti e Benvenuto). ...
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Carrarese
. In If XX 48, per indicare gli abitanti della Lunigiana, dove sorge " una montagna di marmo detta Carrara, e sotto la montagna avia terra che così si chiamava " (Chiose Selmi): Aronta... / [...] ne' monti di Luni, dove ronca / lo Carrarese che di sotto alberga, / ebbe tra' bianchi marmi la spelonca. Nota il Bassermann (Orme 354) che " liberamente e arditamente i monti di Carrara... ad un tratto ...
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Luni
Adolfo Cecilia
Antica città dell'Etruria nord-occidentale, ai confini con la Liguria; fu centro di civiltà etrusca, poi ligure; nel 177 a.C. divenne colonia romana, importante per il porto, identificabile [...] Ovidio (Met. XV 287 ss.). I monti di Luni, le Apuane, sono ricordati, sulla scorta di Lucano (v. Aronta), in If XX 47, come il luogo ove Aronta, aruspice e indovino etrusco, ebbe tra ' bianchi marmi la spelonca (v. 49); di una leggendaria " grotta di ...
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Flegetonte (Flegetonta)
Pietro Mazzamuto
È il terzo dei fiumi dell'Inferno. D. immagina che esso nasca dal riaffiorare, nel cerchio dei violenti, della corrente fluviale prodotta dalle lacrime del Veglio [...] ; alla fine precipita con fragore nel cerchio sottostante (XVI 91-105). Per la forma di accusativo greco Flegetonta (come Calcanta, Aronta, ecc.), v. Parodi, Lingua 247-248.
Il F., prima che in D., si trova nell'idrografia classica, sin da Omero ...
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ventre
Alessandro Niccoli
Oltre che nella Commedia, compare una volta nelle Rime e tre nel Convivio; nella maggior parte degli esempi indica la regione esterna dell'addome.
Nell'Inferno l'uso del vocabolo [...] umani, / piè con artigli, e pennuto 'l gran ventre (XIII 14). Gl'indovini hanno la testa travolta all'indietro, sicché, tra loro, Aronta... al ventre... s'atterga a Tiresia (XX 46), cioè lo segue avendo la schiena di contro all'addome di lui. Tra i ...
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mare
Il termine ricorre spesso in senso proprio, e con valore generico: Rime LII 4 un vasel, ch'ad ogni vento / per mare andasse, e CIII 19; Cv III XV 16 e IV XII 7 (in traduzioni dalla Bibbia e da Boezio); [...] If XXX 19, XXXIV 123, Pg II 10 e 17, Pd IX 84 quel mar che la terra inghirlanda); il Tirreno è il m. contemplato da Aronta, che ne' monti di Luni, dove ronca / lo Carrarese... / ebbe tra' bianchi marmi la spelonca (If XX 51); l'Adriatico e il Tirreno ...
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tronco (agg.)
Alessandro Niccoli
Solo nell'Inferno e nel Purgatorio, in accezioni che esprimono l'idea della mutilazione, della separazione o della privazione.
In qualche caso funge da aggettivo verbale, [...] è la frase se non... (v. 8) lasciata " incompiuta " poco prima da Virgilio. Dall'alto della sua spelonca nei monti della Lunigiana, Aronta poteva liberamente godere della vista del cielo e del mare o, come dice D., a guardar le stelle / e 'l mar non ...
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frodolente
Ettore Bonora
Come aggettivo, " pensato o eseguito con frode ": lo furto che [Caco] frodolente fece / del grande armento ch'elli ebbe a vicino (If XXV 29; sostenibile anche l'ipotesi che [...] degli adulatori; gl'indovini la cui memoria era affidata al racconto dei grandi poeti antichi, quali Anfiarao, Tiresia, Aronta, Manto, Euripilo, soffrono pene non diverse da Michele Scotto, Guido Bonatti, Asdente e le più volgari fattucchiere; Mirra ...
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attergare
v. tr. [der. di tergo] (io attèrgo, tu attèrghi, ecc.). – 1. Nell’uso burocratico, porre a tergo, scrivere (note, osservazioni, ecc.) a tergo di un documento: a. a un’istanza gli estremi della risposta. 2. rifl., ant. a. Accostarsi...