Vasetto per olî e profumi che si usava nei bagni e nelle palestre (Polluc., VII, 166, X, 638; Aristoph., Caval., v. 1090 s.). Gli archeologi sono giunti a identificare l'ariballo attraverso la descrizione [...] suo posto una forma di lecito (v.), la quale, per il suo corpo tondeggiante, che la fa rassomigliare all'ariballo, è detta ariballica. L'ariballo aveva talora una decorazione plastica. Uno dei più antichi e dei più belli esemplari di questo tipo è l ...
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Archeologo (Ruvo di Puglia 1767 - Napoli 1844). Raccolse in Ruvo una preziosa collezione di vasi dipinti greci e italioti, provenienti dalle ricche necropoli della Magna Grecia, specialmente ruvestine. [...] Giovanni iunior (n. Ruvo di Puglia 1832 - m. 1895), e tuttora esistente, comprende alcuni pezzi notevoli come il bel cratere attico col mito di Talo, o l'ariballo col mito di Tamiri. Trafugata (1915) fu invece la pur notevole collezione numismatica. ...
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Pittore di vasi dell'Italia meridionale, la cui arte conosciamo da sei vasi recanti la sua firma. Dei soggetti trattati, tre sono rappresentazioni mitologiche e tre sono scene teatrali; di queste una è [...] fliaciche. Del primo gruppo fanno parte: 1. Frisso ed Elle, su cratere a calice; 2. Eracle nel giardino delie Esperidi, su ariballo; 3. Cadmo uccisore del drago, su cratere a campana, tutti nel museo di Napoli. Sono del secondo gruppo:1. La furia di ...
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VASI
Luigi GIAMBENE
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. L'industria dei vasi, in pietra, in metallo, ma sopra tutto in argilla, ha nell'antichità un'importanza assai grande, non solo per la copia dei prodotti fabbricati e pervenuti [...] la necessità di una classificazione metodica di essi sulla base delle forme (v. alabastro; ampolla; anfora; ariballo; asco; atanuvio; boccale; bombilio; calice; canopo; cantaro; capedine; catino; celebe; chous; ciato; coppa; cratere; fiala; gutto ...
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Vasetto per contenere liquidi o profumi. Il suo nome deriverebbe secondo gli antichi scrittori (v. specialmente Athen., XI, 26, p. 784 d; Poll., VI, 98) dal rumore che si produceva nell'interno del vaso [...] medicina come contagocce.
Convenzionalmente alcuni archeologi chiamano bombilio un vasetto di forma intermedia fra l'alabastro (v.) e l'ariballo (v.). Esso ha infatti del primo la forma allungata e la base arrotondata del corpo, insieme al labbro ...
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PROTOCORINZÎ, VASI
Pericle Ducati
. La denominazione di ceramica protocorinzia è essenzialmente convenzionale, e si deve ad A. Furtwängler. Si tratta di una produzione di piccoli vasi dipinti, che sono [...] rossi e bianchi e l'uso del graffito. Qualche volta una parte del vaso è configurata; questo è il caso dell'ariballo detto Macmillan da Tebe, ora nel British Museum: in esso si ha nella parte superiore, resa plasticamente e avvivata da colori ...
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LEKYTHOS (λήκυϑος, lecy̆thus)
Paolino Mingazzini
Nome greco di una forma di vaso. Come tutti i nomi consimili, sembra che esso si applicasse piuttosto a un tipo generale che a una forma particolare, [...] , però, il nome di lekythos è riserbato ai vasi per unguenti a collo lungo, mentre quelli a collo breve si sogliono chiamare ariballi (v.). Dato il suo carattere di oggetto di lusso, la lekythos assume forma e valore di oggetto d'arte prima e più ...
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MICONE [Μίκων, Micon)
Ciro Drago
Pittore greco. Pure riattaccandosi con Polignoto alla corrente ionica dell'Asia Minore, che già sino dalla fine del sec. VIII, con Bularco di Samo, aveva creato pitture [...] Argonauti per la loro inerzia. Anche l'Amazzonomachia fu trattata da molti pittori vascolari. Così, per es., si può ricordare l'ariballo di Cuma (museo di Napoli), che per la scena rappresentata e per le sue figure, dal movimento un po' esagerato e ...
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Un'indagine che combini i problemi e i risultatì di discipline specializzate della scienza dell'antichità - archeologia, topografia, storia, epigrafia, linguistica, ecc. - è l'unica che possa dare un quadro [...] la lunghezza, una di circa 100 lettere, mutila nella parte centrale, inserita nel corpo di un serpente inciso su un ariballo d'impasto bruno scuro buccheroide da Vulci, e un'altra a spirale di 157 lettere, la più lunga iscrizione vascolare etrusca ...
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. Nell'insieme dei prodotti di ceramica greca i vasi attici costituiscono la parte predominante e su essi noi possiamo seguire tutta l'evoluzione, attraverso distinte fasi, della pittura dei Greci, dagli [...] nella Centauromachia e così nella Gigantomachia delle due tazze firmate da Aristofane e da Ergino, così nell'Amazzonomachia d'un ariballo cumano. Tale leggiadria di contenuto si ha anche quando, invece di piccole figure sparse a varî piani secondo il ...
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ariballo
s. m. [dal gr. ἀρύβαλλος, forse affine ad ἀρύω «attingere»]. – 1. Piccolo vaso per profumi e olî, per lo più a forma di globo od ovale, con collo assai stretto e una sola ansa, particolarm. diffuso in Grecia nell’età arcaica (9°-7°...
balsamario
balsamàrio s. m. [der. di balsamo]. – Nome usato, spec. in passato, dagli archeologi per designare genericam. piccoli vasi di svariate fogge e materiali (soprattutto paste vitree) destinati presso i popoli antichi a contenere sostanze...