Disturbo per cui un malato, pur essendo indenne da paralisi, da atassia o da demenza, è incapace di eseguire movimenti che tendano a un preciso scopo. Nell’a. ideativa, è colpita la successione dei singoli movimenti costituenti l’atto complesso. Nell’a. ideo-motoria il disturbo è a carico del singolo movimento elementare. La patogenesi dell’a. non è ancora ben chiarita ...
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Per prassia si deve intendere la possibilità di eseguire movimenti diretti a uno scopo. Quando questa possibilità è perduta si parla di aprassia, a patto, però, che l'intelligenza e la motilità siano integre.
Se [...] che correttamente concepì, dovrebbe soggiungere: sì, io lo potrei fare, ma il mio braccio non lo fa come vorrei. L'aprassico ideatorio, invece (se fosse in grado di criticare convenientemente il suo stato) dovrebbe dire presso a poco così: il mio ...
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aprassia
Disturbo nell’esecuzione di un movimento finalizzato a uno scopo. L’ a. non è attribuibile né a un disordine dell’input sensoriale (per es., cecità o disturbi della sensibilità somatica), né [...] a lesioni premotorie e dell’insula. L’a. ideativa può manifestarsi nelle demenze, in cui il danno cerebrale è diffuso.
Aprassia e afasia
L’a., essendo solitamente causata da lesioni emisferiche sinistre, come l’afasia (➔), è spesso associata a quest ...
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aprassia
Carlo Caltagirone
Disturbo dell’organizzazione di un movimento non imputabile a un deficit di forza o di sensibilità. Il soggetto aprassico è in grado di contrarre i muscoli necessari per compiere [...] imitazione, in quanto pur sapendo cosa dovrebbero fare non sanno come eseguire il gesto. I pazienti affetti da aprassia ideativa, invece, non sapendo ‘cosa’ debbono fare, possono giovarsi del modello fornito dall’esaminatore e, dunque, migliorano la ...
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aprassia
Disturbo per cui un malato, pur essendo indenne da paralisi, da atassia o da demenza, è incapace di eseguire movimenti che tendano a un preciso scopo, per es., accendere una sigaretta. Nell’a. [...] ideativa, è colpita la successione dei singoli movimenti costituenti l’atto complesso (per es.: disponendosi a fumare, il malato porta il fiammifero alla bocca e strofina la sigaretta contro la scatola); ...
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Emisferi cerebrali
Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
di Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
EMISFERI CEREBRALI
Dominanza cerebrale
di Henry Hecaen
sommario: 1. Introduzione. 2. Emisfero sinistro. a) Dominanza [...] come l'emisfero dominante per tutte le funzioni simboliche. In seguito, i lavori di Liepmann (v., 1900) sulla aprassia confermarono questo modo di vedere mettendo in luce l'importanza dell'emisfero sinistro nella realizzazione della funzione gestuale ...
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In medicina, la coordinazione dei movimenti che costituiscono un determinato atto. Possono presentarsi normalmente (p. normale) o dar luogo a particolari disturbi (aprassia, disprassia). ...
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alogica, sindrome
Complesso di sintomi neuropsicologici (noto anche come alogia di Reich), costituito dalla perdita delle funzioni simboliche prevalentemente intellettive: afasia, aprassia ideativa, [...] agnosia, spesso amnesia. La sindrome a. è presente nelle demenze primarie e nella schizofrenia. Nel primo caso rappresenta il quadro finale dell’evoluzione della malattia di Alzheimer e della demenza fronto-temporale ...
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sindrome di Balint
Sindrome neuropsicologica conseguente a lesione bilaterale della porzione di corteccia cerebrale posta a cavallo tra il lobo parietale e quello occipitale. Essa comporta quattro sintomi: [...] sguardo); (b) atassia ottica o visuo-motoria; (c) deficit di attenzione; (d) deficit della valutazione delle distanze. L’aprassia dello sguardo consiste nel fatto che il paziente non riesce più a effettuare movimenti oculari intenzionali per seguire ...
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aprassia
aprassìa s. f. [dal gr. ἀπραξία «inerzia», comp. di ἀ- priv. e tema di πράσσω «operare»]. – In medicina, incapacità di eseguire movimenti che tendano a un preciso scopo (per es., accendere una sigaretta), pur essendo integre l’intelligenza...
aprassico
apràssico agg. e s. m. (f. -a) [der. di aprassia] (pl. m. -ci). – Relativo all’aprassia, affetto da aprassia: sindrome a.; un soggetto a., e, come sost., è un a., gli aprassici.