tiburtino Di Tivoli (lat. Tibur), con riferimento sia alla città antica sia a quella moderna. Monti Tiburtini Gruppo calcareo dell’AppenninoLaziale, che si eleva a SE di Tivoli, sulla sinistra dell’Aniene, [...] separato dai Monti Prenestini (a SE) dalla valle dell’Empiglione. La loro altitudine non arriva a 800 m s.l.m. Via Tiburtina Antichissima via che da Roma, uscendo dalla porta Viminale delle Mura Serviane ...
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Popolamento. - Secondo uno studio statistico eseguito nel 1952 (ma sulla base del Repertorio del 1931) i centri permanentemente abitati dell'A. ad altezze intorno o sopra i 1000 metri erano oltre 300, [...] alcune plaghe dell'A. Emiliano-Romagnolo, di quello Abruzzese e Laziale, di quello Lucano, ecc.
Economia. - L'economia si possono menzionare la strada del Passo di Verghereto nell'Appennino Toscano, quella del Passo di Visso, quella di Forca ...
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calcare
Fabio Catino
Una roccia che si porta dentro l'eco della vita
Il calcare è così diffuso da caratterizzare con le proprie forme il rilievo di ampie regioni. Il suo aspetto in superficie è il risultato [...] di milioni di anni fa in altri luoghi, per esempio nei bassi fondali in prossimità del continente africano, dove in acque calde tropicali durante l'Era Mesozoica si formarono le rocce carbonatiche dell'Appenninolaziale-abruzzese e di quello campano. ...
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Gruppo calcareo dell’Appennino Abruzzese-Laziale, proseguimento meridionale dei Monti della Meta, situato nell’area di confine tra Lazio e Molise. Culmina nel Monte Cavallo (2039 m) ed è in buona parte [...] compreso nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Ne discendono verso SO tributari del Melfa (bacino del Liri) e verso SE affluenti del Volturno ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] , di origine per lo più tettonica. Lungo la sezione laziale-abruzzese si possono distinguere quattro unità morfotettoniche: Antiappennino tirrenico; Appennino interno; Appennino esterno (Gran Sasso e Maiella); avampaese adriatico. Diffuse sono ...
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Regione dell’Italia centrale (17.232 km2 con 5.755.700 ab. nel 2020, ripartiti in 378 Comuni; densità 334 ab./km2). Si affaccia sul Mar Tirreno tra la foce del Chiarone e quella del Garigliano, mentre [...] totale di 405), che si svolge dapprima secondo la direzione appenninica e poi bruscamente verso SO; sono compresi altresì quasi .
La più importante e meglio documentata cultura neolitica laziale è quella denominata di Sasso-Fiorano, datata alla ...
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Regione italiana (13.671 km2 con una popolazione di 5.712.143 ab. nel 2020; ripartiti in 550 comuni, densità 418 ab./km2). Si estende sulla costa tirrenica dalla foce del Garigliano al Golfo di Policastro [...] la zona litoranea ha temperature medie annue intorno a 16 °C, le regioni appenniniche hanno medie più basse, che vanno da 8 °C a Montevergine (1270 m , oltre che alla provincia di Napoli, a quella laziale di Frosinone e nel 1932 a quella di Littoria ...
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Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), [...] della Calabria, mentre ha un maggiore sviluppo lungo il margine costiero laziale e campano.
Nel M. Orientale il Canale di Sicilia è una torsione e si orienta NO-SE, formando l’Appennino. Questa catena continua poi nel sottosuolo della Pianura Padana ...
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Gruppo montuoso abruzzese, il più importante dell’Appennino Centrale dopo quello del Gran Sasso; è costituito da una lunga dorsale orientata da N a S tra i bacini dei fiumi Pescara e Sangro. È delimitata, [...] fra cui l’Acquaviva, 2737 m).
Il gruppo, da un punto di vista geologico parte del dominio della piattaforma laziale-abruzzese, è costituito da rocce calcaree di età cenozoica, spesso profondamente incise e sede di fenomeni carsici. La vegetazione ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] spiega come, mentre in tutte le altre zone - falische, laziali, umbre, osche, liguri - in cui gli Etruschi penetrarono ossia nell'età villanoviana, a nord e a sud dell'Appennino, siano andate gradatamente allontanandosi è più che naturale, già perché ...
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tortoniano
agg. e s. m. [dal nome della cittadina piemontese di Tortóna, in provincia di Alessandria]. – In geologia, il piano più elevato del Miocene medio (nell’era cenozoica), rappresentato nei dintorni di Tortona da marne azzurre marine,...
bisciaro
(o bisciàio) s. m. [der. di biscia, per il colore]. – Varietà di calcare marnoso (detto anche pietra bisciara), di età miocenica inferiore, di colore grigiastro, con frattura scagliosa o aciculare; è diffuso nell’Appennino umbro-marchigiano...