Autore d'una raccolta di ricette gastronomiche (De re coquinaria) di cui ci resta un rifacimento in latino volgare (forse 4º sec. d. C.). Il nome Celio, che segue quello d'A. in alcuni codici, è congettura umanistica; l'autore va identificato con Marco Gavio A., signore e gaudente dell'età di Tiberio ...
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Sotto il suo nome ci è giunto un trattato de re coquinaria in dieci libri con poco meno di cinquecento ricette. Il nome Celio, che segue quello di Apicio nei codici recenti, si deve a congettura umanistica. [...] solo dieci milioni di sesterzî si tolse la vita col veleno per timore di dover morire di fame. Il trattato di Apicio, ch'era divenuto d'uso comune, ebbe varie edizioni, e ogni volta sofferse tagli, aggiunte, mutamenti e interpolazioni d'ogni specie ...
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Grammatico (n. Ascoli - m. ivi 1457). Insegnò ad Ascoli, a Perugia e a Roma; fu in Oriente e poi nell'Europa settentr., inviato da Niccolò V a cercarvi codici (1451-55): scoprì la pseudo-virgiliana Elegia [...] in Maecenatem, Apicio, Porfirione, il De grammaticis et rhetoribus di Svetonio (una delle sezioni del De viris illustribus) e le opere minori di Tacito. Non avendogli offerto Callisto III, successo a Niccolò, compenso adeguato, girò inutilmente varie ...
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uccello (augello)
Emilio Pasquini
Come in genere negli scrittori due-trecenteschi, convivono in D. i due allotropi, l'esito monottongato (più schiettamente volgare) di *avicellus attraverso il tardo [...] latino (delle glosse, ma anche di Varrone e Apicio) aucellus, -a, con raddoppiamento della consonante palatale; e il derivato semidotto ‛ augello ' con la sonora per prestito dal provenzale auzel. Non mancano oscillazioni tra forme intere e apocopate ...
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Grammatico e poligrafo d'Alessandria (1º sec. d. C.); successe a Teone come capo della scuola alessandrina. Viaggiò molto e fu anche a Roma, sotto Caligola, capo dell'ambasceria alessandrina contraria [...] , di cui restano frammenti: L'Egitto in cinque libri, citata dagli autori cristiani col titolo Contro i Giudei; Sul ghiottone Apicio; Intorno al mago (Pases); Sul linguaggio dei Romani; Glosse omeriche, in cui la critica si allontanava dalle buone ...
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Grammatico, nato verso i primi del sec. XV, morto in patria tra l'ottobre e il novembre del 1457. Studiò in Firenze quando vi professava F. Filelfo e ivi fece il ripetitore nelle case dei Medici e dei [...] a Roma, E. visitò la Scandinavia, la Danimarca e la Germania e raccolse in esemplari antichi: l'Elegia in Maecenatem dalla Danimarca, Apicio da Fulda, Porfirione da Augusta, l'opuscolo di Svetonio, De gramm. et rhetor., e le opere minori di Tacito da ...
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SALUMI
Mauro Cimino
. Sotto il nome di salumi si comprendono di solito due tipi principali e distinti di prodotti lavorati delle carni suine: quelli che subiscono un trattamento di salagione e di stagionatura [...] trovano già in Esiodo che nella Teogonia parla della carne conservata col sale; in seguito ci dànno notizie Columella, Apicio, Plinio, che dettano addirittura delle ricette per la conservazione degli alimenti.
Nel Medioevo la preparazione delle carni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Raccontare l'altro: dal poema astrologico al mito di Alessandro
Donatella Puliga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la morte di Augusto [...] un modello per tutti i principi successivi); infine, il libro di ricette che ci giunge sotto il nome del raffinato gaudente Apicio) offre il quadro di una realtà che, dietro la maschera della moralizzazione e del ritorno al costume degli avi, rivela ...
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PICO, Alessandro I
Bruno Andreolli
PICO, Alessandro I. – Terzogenito di Ludovico II e della sua seconda moglie Fulvia da Correggio, nacque il 15 maggio 1566.
Il padre morì nel 1568 e, in conseguenza [...] della corte mirandolese è anche l’opera di Gian Francesco Vasselli, il celebre cuoco di origini mirandolesi, autore dell’Apicio overo il Maestro de’ Conviti, data alle stampe nel 1647, dove vengono registrati alcuni banchetti organizzati a Mirandola ...
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Condimento
Anna Maria Paolucci
Il termine indica qualsiasi sostanza, liquida o solida, aggiunta ai cibi per insaporirli o esaltarne il gusto: sono condimenti le spezie, le erbe aromatiche, il sale (v.), [...] cibo e del vino ebbe il massimo sviluppo in epoca imperiale, dopo che la pax Augusta aveva garantito sicurezza ai traffici commerciali. Apicio (vissuto nel 2° secolo d.C. e autore di una raccolta di ricette, De re coquinaria, di cui ci è giunto un ...
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apice
àpice s. m. [dal lat. apex apĭcis «punta»]. – 1. Culmine, cima, e sim.: a. della fiamma; più com. fig.: l’a. della fortuna, della felicità; essere all’a. della potenza, della gloria; raggiungere l’a. della carriera; io avea toccato l’a....
apicite
s. f. [der. di apice]. – Nome generico di malattie infiammatorie, interessanti l’apice di alcuni organi. In partic.: a. Affezione tubercolare circoscritta dell’apice polmonare e della corrispondente cupola pleurica, per lo più di tipo...