monoclonali, anticòrpiAnticorpi prodotti da cellule ibride, capaci di riprodursi indefinitamente in vitro, appartenenti allo stesso clone e quindi identiche. Le cellule ibride, o ibridomi, si ottengono [...] modo la cellula risultante acquista la capacità (derivata dalla cellula tumorale) di riprodursi all'infinito e di produrre un anticorpo specifico (cioè attivo contro un unico antigene). Gli a.m. trovano ampia applicazione nella ricerca immunologica e ...
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MONOCLONALI, ANTICORPI
Alberto Mantovani
Particolare varietà di anticorpi realizzata nel 1975 con una tecnica messa a punto dai ricercatori G. Köhler e C. Milstein (per entrambi, v. in questa Appendice) [...] peritoneale di un topo, e il liquido che si forma (ascite) costituirà una ricca sorgente di anticorpi.
Uso degli anticorpimonoclonali. - La metodologia degli a. m., conquista della ricerca immunologica di base, trova svariate applicazioni che vanno ...
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ibritumomab
Farmaco appartenente alla classe degli anticorpimonoclonali, usato nel linfoma non Hodgkin follicolare a cellule B, ove altri farmaci non abbiano prodotto risultati soddisfacenti, oppure [...] per consolidare i risultati di precedenti trattamenti con rituximab (➔). L’i. è un anticorpomonoclonale specifico per l’antigene CD20 che si trova sulla superficie dei linfociti B maligni e normali. La terapia con i. utilizza il farmaco ...
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trastuzumab
Farmaco appartenente al gruppo degli anticorpimonoclonali, indicato nel trattamento di pazienti con carcinoma mammario metastatico, con iperespressione o amplificazione del gene HER2. Il [...] t. si somministra in pazienti che hanno ricevuto almeno due regimi chemioterapici per la malattia metastatica e in quelle positive al recettore ormonale che non hanno risposto alla terapia ormonale. Il ...
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anticorpo
Maurizio Pietrogrande
Sostanza di natura glicoproteica globulare, appartenente alla classe delle immunoglobuline, o gammaglobuline, che si sviluppa nel corso di una risposta immunitaria e [...] (immunodeficienze secondarie), trattamenti con farmaci immunosoppressori (immunodeficienze iatrogene).
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Anticorpi nella pratica medica
Il dosaggio di a. specifici è utilizzato ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] , originariamente fondata sull’impiego di antisieri, si è arricchita di prospettive mediante l’uso di anticorpimonoclonali. Gli anticorpimonoclonali sono stati proposti come vettori di molecole citotossiche (per es., chemioterapici) o come agenti ...
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Tecnologie che controllano e modificano le attività biologiche degli esseri viventi per ottenere prodotti a livello industriale e scientifico.
Tecniche di controllo e modifica degli organismi viventi sono [...] vaccini, fattori di crescita, ormoni, farmaci antinfettivi e antitumorali, emoderivati, prodotti per la terapia enzimatica, anticorpimonoclonali con finalità terapeutiche e, infine, prodotti utili per la terapia genica. Molta attenzione viene posta ...
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Affezione del tessuto emopoietico caratterizzata dalla proliferazione anomala della cellula staminale, cioè della cellula non ancora differenziata e con molte potenzialità.
Caratteri generali
La trasformazione [...] cellule indifferenziate, generalmente nelle forme secondarie. Gli studi immunologici, grazie anche all’impiego di anticorpimonoclonali, forniscono la possibilità di identificare alcuni marcatori specifici di crescita cellulare (maturità, immaturità ...
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Biochimico (Bahía Blanca, Argentina, 1927 - Cambridge, Gran Bretagna, 2002). Lavorò prima presso l'Instituto nacional de microbiología di Buenos Aires (1957-63), passò poi al Med ical research council [...] . Studiò la struttura, la funzione, la genetica e l'evoluzione degli anticorpi; in collaborazione con G. Köhler scoprì il principio di produzione degli anticorpimonoclonali. Per questa e altre sue importanti ricerche nel campo dell'immunologia, gli ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...]
Una rilevante innovazione per la comprensione delle funzioni cellulari è derivata sicuramente dalla creazione degli anticorpimonoclonali che, teoricamente, possono essere usati per localizzare e purificare qualunque macromolecola e, più in generale ...
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monoclonale
agg. [comp. di mono- e clone]. – In biologia, che proviene da un unico clone di cellule ed è per questo provvisto di caratteristiche morfologiche, fisiologiche, genetiche, ecc. identiche a quelle delle altre cellule del clone....
ibridoma
ibridòma s. m. [der. di ibrido, col suff. -oma] (pl. -i). – In biologia, il risultato della fusione di una linea di linfociti sensibilizzati da un solo antigene con una linea di cellule di mieloma; ciascun ibridoma è in grado di produrre...