Assenza della sensibilità dovuta a cause organiche (a. organica) o indotta artificialmente.
A. organica
È quella provocata dalla distruzione delle vie o dei centri della sensibilità nelle sue varie forme. [...] comunque, incidono meno sulla mortalità.
Tecniche anestesiologiche. - Fra le tecniche inerenti ai compiti di spettanza degli anestesisti rientrano il controllo della pressione arteriosa e quello del metabolismo. L’intervento sulla pressione in senso ...
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tronculare, anestesiaAnestesia che si pratica a monte della zona da anestetizzare determinando il blocco di un nervo o di un plesso nervoso.
I fasci di raccolta (tronchi) dei nervi
La sensazione dolorosa [...] che raccoglie la sensibilità di una metà del volto per la confluenza in esso delle varie diramazioni.
La tecnica
L’anestesia t. (detta anche locoregionale) si ottiene infiltrando un anestetico locale a livello del tronco comune principale in modo da ...
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Che sta sopra o esternamente alla dura madre.
Spazio epidurale spinale
Lo spazio compreso fra la parete interna del canale rachidiano e la dura madre; è in gran parte virtuale, si allarga in corrispondenza [...] vertebre dorsali medie, specie posteriormente e nella regione sacrale, ed è occupato da tessuto adiposo e lasso.
Anestesia epidurale
Metodica praticata per alcuni tipi di intervento chirurgico e nel parto. L'anestetico viene iniettato nello spazio ...
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anestesia - Anestesia subaracnoidea
Stefano Faenza
L’anestesia subaracnoidea è un tipo di anestesia loco-regionale. Si effettua iniettando l’anestetico locale sul fascio di nervi afferenti alla colonna [...] liquor, nel quale è immerso l’encefalo e, senza soluzione di continuità, l’intero midollo spinale.
La tecnica
L’anestesia subaracnoidea si effettua iniettando perforando la dura madre ed è chiaro che lo spazio intervertebrale scelto è quello che si ...
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rachianestesia
Anestesia praticata a livello del rachide. L’encefalo si continua all’interno della colonna vertebrale con una struttura denominata midollo spinale, che trasmette le informazioni sensitive [...] funzione motoria, anche se quest’ultimo aspetto non è un connotato comune a tutte le forme di rachianestesia. Questo tipo di anestesia è di tipo loco-regionale, non altera il livello di coscienza e pertanto il paziente rimane in condizione di veglia ...
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neuroleptoanalgesia
Tipo di anestesia che associa un’anestesia locale a una sedazione profonda, solitamente attuata con un neurolettico. Per la sedazione si utilizza il droperidolo al quale, per potenziarne [...] di protossido di azoto; si attua per interventi chirurgici per i quali non sia indispensabile o sia controindicata l’anestesia generale; è utile nelle emergenze ospedaliere per il paziente agitato che necessiti di analgesia e viene utilizzata anche ...
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Per quanto fossero note da tempo, le proprietà analgesiche del freddo sono state utilizzate solo molto recentemente nella pratica chirurgica, dopo cioè che Temple Fay ebbe dimostrato l'azione antiflogistica [...] per un periodo di tempo sufficientemente lungo la parte da operare ad una temperatura locale di circa 5° - per una buona anestesia occorrono 3÷6 h -, ne limitano l'impiego alla chirurgia degli arti. Questi sono posti in apposite cassettine ripiene di ...
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Anestesia locale ottenuta per raffreddamento. Si pratica spruzzando sostanze che evaporano rapidamente con grande assorbimento di calore (etere, cloruro di etile ecc.). Si usa per piccoli interventi chirurgici [...] (incisione di ascessi, asportazione di verruche, cisti superficiali ecc.) ...
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Anestesia termica derivata da abolizione o grave compromissione della sensibilità termica. Si può osservare in alcune condizioni morbose: siringomielia, lebbra ecc. L’esame della sensibilità termica della [...] cute si esegue con il termoestesiometro ...
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preanestetico
Che precede l’anestesia: studio p., lo studio clinico del paziente che deve essere sottoposto a intervento chirurgico per valutarne lo stato generale e determinarne l’idoneità a superare [...] le condizioni dell’anestesia e dell’intervento; farmaco p., le sostanze ad azione ipnotica o sedativa impiegate per praticare la preanestesia (morfina, scopolamina, ecc.). ...
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anestesia
anesteṡìa s. f. [dal gr. ἀναισϑησία «insensibilità», comp. di ἀν- priv. e αἴσϑησις «sensazione»]. – 1. In medicina, assenza della sensibilità per cause organiche (più propriam. detta perciò a. organica), provocata cioè da lesione...
anestesista
anesteṡista s. m. e f. [der. di anestesia] (pl. m. -i). – Medico specializzato in anestesiologia, che collabora con il chirurgo durante l’intervento operatorio per eseguire l’anestesia e il controllo delle condizioni circolatorie...