Personaggio letterario, protagonista di una delle più famose novelle del Decameron di G. Boccaccio (giornata II, nov. 5a): ingenuo provinciale venuto a Napoli, è vittima di una serie di truffe e avventure [...] nei bassifondi napoletani da cui esce con una nuova fortuna dovuta al caso e a una naturale scaltrezza. ...
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Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] B. e dei suoi criteri d'arte, in Atti accad. della Crusca, 1905, p. 25 segg.; B. Croce, La nov. di AndreucciodaPerugia, in Storie e leggende napoletane, Bari 1919.
Corbaccio: H. Hauvette, Une confession de B., in Bulletin Italien, I (1901), p. 3 ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] , Croce esplorò gli angoli più riposti della "regione" seicentesca, e, nel 1911, scrisse il saggio su La novella di AndreucciodaPerugia (Bari), e il G. non disdegnò le minute ricerche rinascimentali che sottese e affiancò ai grandi quadri d'insieme ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] sospende e varia l'azione, altro non è che una brillante riduzione scenica della famosa novella boccaccesca di AndreucciodaPerugia. Nella Talanta l'A. narra, rifacendosi agli schemi della commedia latina, le avventure di una bella cortigiana "che ...
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NAPOLI
F. Aceto
(gr. Παϱθενόπη, ΝεάπολιϚ, lat. Neapolis)
Città della Campania, capoluogo di regione, posta lungo la costa tirrenica, al centro dell'omonimo golfo.
Topografia e urbanistica
In età medievale [...] : adito che diede vita, in seguito, al pertusum de mare o loco detto pertusum, ricordato da Giovanni Boccaccio come Malpertugio nella novella di AndreucciodaPerugia (Decameron, II, 5).Nel sec. 10° si procedette anche a dotare i tratti maggiormente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il capolavoro di Giovanni Boccaccio è il Decameron – scritto tra il 1349 e il 1351 [...] . Amore e Fortuna sono le principali forze che trascinano l’umanità, come il caso “picaresco” del giovane AndreucciodaPerugia (II,5) e di molti altri. La soluzione dei grovigli avventurosi deve scaturire dall’abilità degli stessi protagonisti ...
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GUAZZONE (Guazzoni), Enrico
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 18 dic. 1876 da Bartolomeo e da Ginevra Santucci. Diplomatosi in pittura presso l'Istituto di belle arti della capitale, si specializzò [...] il G. diresse Faust, Orsini e Colonna e AndreucciodaPerugia, tutti interpretati da A. Novelli, cui seguirono, nel 1911, il , ambientato durante i moti del 1848, e adattato per lo schermo da G. Gherardi, dove, ancora una volta, diede prova del suo ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] giorni dai dieci novellatori, sul tema proposto di volta in volta da quello di loro cui spetta in quel giorno di reggere la cui deve assoggettarsi, con esito incerto, il protagonista: AndreucciodaPerugia (II, 5), Landolfo Ruffolo (II, 4) o ...
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Potente e ricca famiglia del Regno di Napoli che comincia ad avere rilievo storico già nell'età dei primi Angioini. Fra tutti ricordiamo Filippo, arcivescovo di Napoli dal 1288 al 1301, insigne per le [...] opere eseguite nel duomo e per la sua attività di uomo di cultura, noto anche perché ricordato nella novella boccaccesca di AndreucciodaPerugia; Pietro, siniscalco al tempo di Giovanna I (tra il 1343 e il 1381); Enrico (m. 1412), dell'obbedienza di ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] del Decameron (cenno provocatorio per la generazione precedente di novellatori, i quali avevano idoleggiato AndreucciodaPerugia e il prete da Varlungo), che il contegno dei partecipanti alle Dodici giornate non dal Boccaccio sia stato indicato ...
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