Presso i Greci, l’offerta a una divinità, deposta nel suo tempio e perciò a lei sacra. Motivo dell’offerta era una vittoria (in guerra, nei giochi ecc.) o un qualche avvenimento favorevole nel quale all’offerente sembrava si dovesse riconoscere l’intervento del dio. L’a. originariamente era in natura (frutta, bestiame), ma con il tempo divenne di svariatissimi tipi: edifici, statue, armi, suppellettili ...
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Narratore portoghese (Lisbona 1825 - São Miguel de Seide, Braga, 1890). I suoi primi romanzi Anatema (1851), Mistérios de Lisboa (1854), Livro negro do padre Dinis (1855), sono macchinosi e truculenti; [...] in altri, A neta do Arcediago (1856), Onde está a felicidade? (1856), Memórias de Guilherme do Amaral (1863), la sua arte si fa più composta. Raggiunse la piena maturità con Amor de perdição (1862) e con ...
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(ebr. gē ben Hinnōm) Nell’apocalittica giudaica e nel Nuovo Testamento, luogo di eterna dannazione, inferno. Prende nome da una valle a SO delle porte di Gerusalemme, oggi detta Wādī er-Rabābī, che fu [...] segnata di anatema dal re Giosia per essere divenuta sede del culto di Moloch, che imponeva la pratica di bruciare in olocausto i bimbi dopo averli sgozzati. La valle fu quindi adibita a scarico dei rifiuti della città e a luogo dove gettare le ...
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HEORTIOS (῾Εόρτιος)
M. B. Marzani
Supposto scultore greco.
Il nome si legge su di una colonna proveniente da Atene, che portava in origine il dono votivo di Aristokrates, datata alla fine del V sec. [...] a. C. La pietra doveva portare l'anàtema per una vittoria corale, cioè un tripode. La lettura dell'ultima parola dell'iscrizione, ritenuta la firma dell'artista, non è completamente chiara.
Bibl.: I. G., I2, 772; A. E. Raubitschek, Dedications from ...
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Vescovo di questa città già nel 325, era stato, con Ario, discepolo di Luciano d'Antiochia e vescovo di Berito. A Nicomedia si rifugiò infatti Ario dopo la prima condanna, ed E. tentò di farlo reintegrare. [...] A Nicea E. sottoscrisse la celebre formula, pur non aderendo all'anatema lanciato contro Ario; perciò venne esiliato. Ma poté tornare alla sua sede nel 328, e da allora in poi si diede a lottare contro Atanasio, che vide in lui il più temibile ...
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FRANK, Jakob
Yoseph Colombo
Agitatore ebreo, nato in Podolia intorno al 1726, morto il 10 dicembre 1791. Seguace della dottrina cabbalistica, affermava che varî Messia si sono succeduti sulla terra, [...] egli stesso, successore di Shabbĕtay Ṣĕwī (1626-1676; v.). Coi suoi seguaci (frankisti) assunse un atteggiamento antitalmudico; colpito d'anatema dai rabbini di Brody (1756), li sfidò e li vinse in pubblica discussione. Più tardi si convertì al ...
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Arcidiacono della chiesa romana, figlio di Giordano prete dei SS. Giovanni e Paolo (il titulus Pammachii), successe a Giovanni II, morto l'8 maggio 535 e fu consacrato il 13. Stava negli archivî della [...] parteggiato per Dioscoro, competitore nel papato di Bonifacio II, rigettavano la memoria di Dioscoro stesso, e pronunciavano l'anatema contro di lui, promettendo anche di non essere contrarî ad un eventuale atto con cui Bonifacio II volesse designare ...
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Narratore e drammaturgo russo (Orël 1871 - Mustamäggi, Finlandia, 1919). Partecipò solo eccezionalmente alla vita politica e s'interessò soprattutto di problemi astratti; fu tuttavia favorevole alla rivoluzione [...] il simbolismo prevalse nelle sue opere teatrali, tanto che gli eroi si chiamano soltanto Car´ Golod ("Il Re fame", 1908), Anatema (1910), oppure "Qualcuno in grigio" come il protagonista di Žizn´ čeloveka ("La vita dell'uomo", 1906), non però nei ...
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Secondo Giuseppe Flavio (Ant. Iud., XVIII, 2,1), era un villaggio situato a NE. del lago di Genesaret, presso la foce del Giordano nella bassa Gaulanitide. Il tetrarca Filippo, figlio di Erode, lo ricostruì [...] Gesù la visitò spesso, vi operò guarigioni (Matteo, VIII, 22-26), vi insegnò la sua dottrina; ma essa resisté meritandosi l'anatema "guai a te Betsaida". II problema geografico se il Vangelo e Giuseppe Flavio parlino della identica Betsaida o di due ...
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Nacque probabilmente in Roma tra l'810 e l'820 e vi morì verso l'878. Stretto parente di Arsenio, vescovo di Orte, personaggio eminente nella corte di Leone IV e Nicolò I, ebbe ottima educazione e fu uno [...] noi sconosciute, lasciò Roma, rimanendo contumace a tutti gli ordini del papa e alle gravissime pene inflittegli (scomunica nell'850, anatema e deposizione nell'853). Il fatto che s'inducesse a sostenere l'indegna parte d'un effimero antipapa di tre ...
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anatema
anatèma (raro anàtema) s. m. [dal lat. tardo anathēma e anathĕma, gr. ἀνάϑημα «offerta votiva», poi ἀνάϑεμα «maledizione», der. di ἀνατίϑημι «dedicare»] (pl. -i). – 1. Presso i Greci, offerta deposta nel tempio di una divinità, e costituita...
anatematismo
s. m. [dal lat. tardo anathematismus, gr. ἀναϑεματισμός]. – Formula (in partic. quella tradizionale, derivata dalla Lett. di s. Paolo ai Galati, «se alcuno dicesse ..., sia anatema») con cui l’eretico, o chi pervicacemente ripete...