Poeta portoghese (Setúbal 1765 - Lisbona 1805); scrisse numerose poesie in vario metro, elegie, epistole, canzoni, anacreontiche, ecc., quasi tutte d'amore. La fedeltà formale ai canoni dell'Arcadia non [...] gli impedì di tradurre nelle sue Rimas (3 voll., 1791-1804) sensibilità e ricchezza d'ispirazione; un certo gusto del macabro e del teatrale dà spesso ai suoi versi un'intonazione preromantica. Largo interesse ...
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Poeta slovacco (Česká Brezová, Slovacchia Centr., 1769 - Kostelné 1832). È il maggiore poeta dell'illuminismo slovacco, autore di odi, balletti, poesie anacreontiche, idilliche e didascaliche ricche di [...] toni civili e patriottici (Poezye "Poesie", 4 voll., 1806-12). Erudito, raccolse notizie e opere degli scrittori slovacchi precedenti (Slovenští veršovci "Poeti slovacchi", 2 voll., 1805-09). Tradusse ...
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Letterato (Napoli 1628 - ivi 1679); è autore di Poesie pubblicate in tre parti (1661, 1669 e, post., a cura del figlio, 1691), tra cui anacreontiche, di tragedie (Belisa, 1664; Rosaura, 1677), della favola [...] drammatica Rosalinda (1661) e di Prose, 1665. A imitazione della Galleria di G. B. Marino scrisse Il gabinetto delle Muse; è anche autore di un volume di Epistole famigliari in versi (1679). Ebbe larga ...
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Letterato e diplomatico bizantino (sec. 9º-10º), autore di una Epitome della spiegazione del Vecchio e Nuovo Testamento, di una Chiliòstichos theologìa, di poesie liturgiche, anacreontiche, epigrammi. [...] Coinvolto nella sommossa di Costantino Ducas (913), fu chiuso in un convento ...
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. Odicina, o canzonetta, ad imitazione dello pseudo-Anacreonte: il titolo, a denotare uno speciale componimento, si divulgò nel Settecento in seguito alle Anacreontiche di Iacopo Vittorelli: v. anacreonte; [...] fortuna postclassica ...
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Poeta bizantino (sec. 9º), autore di due violente invettive (una in distici elegiaci, l'altra in trimetri giambici) contro Leone il Filosofo, suo maestro, e di alcune anacreontiche. ...
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VALLETTA, Nicola
Raffaele Corso
Giurista nato in Arienzo nel 1750, morto il 21 novembre 1814 in Napoli dove professava istituzioni civili.
Scrisse opere di diritto romano, canonico, feudale, napoletano; [...] compose anacreontiche ed epigrammi e rifece in dialetto napoletano le odi di Orazio (Orazio allo Mandracchio) oltre a traduzioni (Bucoliche di Virgilio, Salmi, ecc.). Ma l'operetta che lo fa annoverare tra i precursori degli studî sulle superstizioni ...
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Scrittore olandese (Nieuwer-Amstel 1764 - Amsterdam 1845). Contribuì notevolmente alla diffusione delle idee kantiane; in seguito subì l'influsso di Schelling. Notevole la sua parodia della Zaïre di Voltaire. [...] Pubblicò inoltre una raccolta di poesie anacreontiche (1785), poi il dramma Van Rots e la tragedia Almanzor en Zehra (1804). ...
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CRESCINI, Iacopo
Magda Vigilante
Nacque a Padova il 4 dic. 1798.
Educato allo studio dei classici sotto la guida di Giuseppe Barbieri, il C. rivelò assai presto doti poetiche pubblicando un Saggio di [...] Anacreontiche (Padova 1817) e il poemetto in versi sciolti L'educazione (ibid. 1818). La benevola accoglienza riservata dai critici ai suoi versi non lo allontanò tuttavia dalla cura della tipografia familiare, che godeva a Padova di una certa ...
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Poeta tedesco (Düsseldorf 1740 - Friburgo in Brisgovia 1814), fratello di Friedrich Heinrich; prof. nelle univ. di Halle, Halberstadt e Friburgo. Pubblicò le riviste Iris (1774), cui collaborarono Goethe [...] e J. J. W. Heinse, e Taschenbücher (1795-1813). Compose liriche anacreontiche: Poetische Versuche (1763) con alcune traduzioni di Dante; Abschied an Amor (1769). ...
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anacreontica
anacreòntica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. anacreontico]. – Odicina o canzonetta d’ispirazione leggera, amorosa, bacchica, in metri brevi e di stile vezzoso, coltivata in Italia nella seconda metà del Cinquecento e poi nel...
anacreontico
anacreòntico agg. e s. m. [dal lat. tardo Anacreontĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Conforme allo stile, alla maniera di Anacreonte, poeta greco (c. 57o - 485 a. C.), autore, oltreché di giambi vigorosi e crudi nell’invettiva, di liriche...