Copista che, prima della diffusione della stampa, copiava manoscritti, a servizio di privati o del pubblico. Nel mondo classico tale mestiere era esercitato in genere dagli schiavi; dopo le invasioni barbariche fu svolto specialmente in centri religiosi; con il sec. 13°, in particolare nei grandi centri universitari, si sviluppò una vera e propria industria e alcuni a., soprattutto nel sec. 15°, furono ...
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Colui che, prima dell'invenzione della stampa, trascriveva codici. Noti anche con il nome di amanuensi, fino al 13° sec. i c. erano pressoché esclusivamente monaci, che nelle abbazie si dedicavano a realizzare [...] per intero i libri, dalla preparazione della pergamena alla sua rilegatura. In seguito si aggiunsero anche c. laici ...
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Poema epico, il più antico tramandatoci delle letterature germaniche. Composto intorno al 700 da un Anglo, pervenutoci, trascritto da amanuensi del Wessex, in un unico manoscritto di fine 10° o primi dell’11° [...] sec., consta di 3183 versi. Narra le gesta dell’eroe B. che uccide il mostro Grendel e successivamente un drago, perdendo la vita nella seconda impresa. Scandinavo nel contenuto e anglosassone nello spirito, ...
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PARAGRAFO (gr. παράγραϕος)
Giannetto Avanzi
Segno grafico posto anticamente in margine al libro per indicare ove finiva una parte e ne cominciava una successiva, oppure quale distacco in luogo dell'a [...] capo. Gli amanuensi lo usavano in forme svariate e bizzarre, rimaste in uso anche con l'invenzione della stampa e adoperate, un po' a caso, per suddivisioni di materia, successioni di parti e talvolta anche semplicemente per scopo ornamentale. Le ...
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Livi, Giovanni
Studioso di D. (Prato 1855 - Bologna 1930), direttore dell'Archivio di Stato di Bologna, nei cui fondi ha eseguito importanti ricerche, soprattutto per quel che riguarda il soggiorno di [...] D. a Bologna e i primi amanuensi e commentatori bolognesi della Commedia, ricerche rifuse nel volume D., suoi primi cultori, sua gente in Bologna, Bologna 1918. Si è anche occupato di Guido da Pisa (G. da P. dove scrisse il suo commento dantesco?, in ...
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Antica città nelle vicinanze di Capua, solitamente localizzata fra Maddaloni e S. Nicola alla Strada, nella contrada S. Giacomo alle Galazze. I particolari della sua storia non sono sempre chiari, anche [...] perché sembra che gli amanuensi abbiano più volte confuso questa città con Caiazia (v. caiazzo). Certo è che prima del 338 a C. faceva parte della lega campana, alla testa della quale era Capua, e che nello stesso anno si confederò con Roma come le ...
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Vario Rufo, Lucio (Varro)
Roberto Mercuri
Poeta epico e tragico romano (sec. I a.C.), amico di Virgilio e di Orazio; ricevette da Augusto, con Plozio Tucca, l'incarico di pubblicare l'Eneide dopo la [...] l'identificazione con lui del Varro di Pg XXII 98: motivi di ordine testuale e motivi di ordine ideologico.
Presso gli amanuensi medievali è documentata un'oscillante e mutevole grafia del nome in questione secondo le forme Varius, Varus, Varrus: è ...
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Segno d’interpunzione che compare negli antichi papiri greci dell’età ellenistica, consistente in una lineetta marginale fra due righe di scrittura, per segnalare una divisione nel testo o una pausa, come [...] parabasi delle antiche tragedie e commedie).
Nei codici medievali, segno (prima nella forma di Γ, poi di
)
usato dagli amanuensi per porre in evidenza titoli, rubriche, parti di elenchi ecc., o anche per indicare una divisione nel testo quando si ...
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Figlio e successore di Joatam re di Giuda. Secondo IV (II) Re, XVI, 2, egli sarebbe salito al trono all'età di vent'anni, e ne avrebbe regnati sedici; ma il confronto con altri dati cronologici offerti [...] dalla Bibbia stessa mostra che la prima almeno di queste cifre è alterata dagli amanuensi; quindi i moderni studiosi fissano la durata del suo regno fra gli anni 735-715 a. C., ovvero 748-727, con molte variazioni contro questi due estremi. Contro A. ...
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CHELLES
K. Bierbrauer
(lat. Calae)
Cittadina della Francia nordorientale (dip. Seine-et-Marne), antica sede di un monastero femminile fondato alla metà del sec. 7° dalla regina merovingia Batilde.
Miniatura
L'esistenza [...] s. Agostino, in tre volumi (Colonia, Erzbischöfliche Diözesan-und Dombibl., 63; 65; 67), in cui sono indicati i nomi delle amanuensi; lo studioso ha potuto dimostrare che alle stesse mani può essere attribuita anche un'altra serie di manoscritti e ha ...
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amanuense
amanüènse s. m. [dal lat. amanuensis, tratto dalla locuz. a manu servus «schiavo che ha l’incarico di copiare a mano»]. – 1. Chi, prima della diffusione della stampa, copiava manoscritti per mestiere, a servizio di privati, o del...
scrittorio2
scrittòrio2 s. m. [dal lat. mediev. scriptorium: v. scrittoio]. – 1. Nei conventi medievali, locale, generalm. attiguo alla biblioteca o posto nella biblioteca stessa, destinato al lavoro degli amanuensi: vi era prescritto il silenzio,...