Verso, originariamente narrativo, della poesia medievale d'oïl e poi di quella classica francese. Consta di 12 sillabe divise in due emistichi di sei sillabe. La sua fortuna cominciò nel 16° sec. con P. Ronsard. Nel 17° sec. l'a. divenne tipico dei drammi in versi ...
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Ingegnere greco nato in Alessandria o almeno vissutovi a lungo. Quanto all'epoca in cui visse, le fonti sono assai discordi; è da ritenersi contemporaneo all'incirca di Filone, che non lo conobbe, ma che [...] non vasta attività di scrittore. Una prova dell'esistenza di scritti di C. è data da due frammenti di Erone Alessandrino sulle macchine da guerra, i quali non sono che un rifacimento di un precedente lavoro di C. Questi frammenti furono pubblicati ...
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Apologeta cristiano (Atene 150 - Cesarea Marittima tra il 211 e il 215); viaggiò in giovinezza, stabilendosi infine ad Alessandria, dove fu (dal 190) presbitero. Durante la persecuzione di Settimio Severo [...] rifugiò presso il discepolo Alessandro, vescovo di Cesarea. Fu quasi certamente un convertito e si formò in ambiente alessandrino, a contatto con la cultura greco-ellenistica e soprattutto con il gruppo giudeo-cristiano; questa esperienza culturale ...
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Seguace dapprima della gnosi Valentiniana, incontrò (circa il 212) nel Didaskaleion di Alessandria, Origene, che lo ricondusse all'ortodossia e l'ebbe seguace fedele. Per suo consiglio Origene mise in iscritto il proprio insegnamento e confutò Celso (249). A. corresse la lettera a Giulio Africano sull'autenticità della storia di Susanna; a lui Origene dedicò, oltre al Contra Celsum, il Commento a Giovanni, ...
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Apologeta cristiano. Nacque verso la metà del II sec., probabilmente in Atene, da genitori pagani.
Avido di sapere, viaggiò molto; dopo aver visitato la Grecia, l'Italia, la Siria, la Palestina, l'Egitto, [...] Qui si formò la sua personalità di filosofo, di cristiano e di scrittore, e la posterità giustamente lo conobbe come C. Alessandrino. Egli scrisse molto; ma la sua fama è legata alle tre opere principali il Protreptico, Προτρεπτικὸς πρὸς "Ελληνας; il ...
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Diacono della chiesa di Alessandria (m. 250 circa); dapprima gnostico valentiniano o marcionita, convertito da Origene (212 circa) di cui divenne discepolo e amico, e che fu da lui sollecitato a scrivere alcune delle sue opere (tra l'altro, il Contra Celsum). A lui Origene dedicò l'Esortazione al martirio. È probabilmente il confessore venerato ad Alessandria il 17 marzo ...
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Scuola filosofica del 2°-3° sec. d.C., che rappresenta la prima fase della scuola neoplatonica e ha come suoi massimi rappresentanti Ammonio Sacca (che la iniziò ad Alessandria), il suo discepolo Plotino (che la continuò a Roma, dove insegnò per 26 anni) e Porfirio, discepolo di quest’ultimo ...
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alessandrino1
alessandrino1 agg. [dal lat. Alexandrinus]. – 1. Della città di Alessandria d’Egitto, metropoli di grande importanza storica e culturale nel mondo antico, e oggi il maggior porto del Mediterraneo orientale. In partic.: grammatici...