(The Alchemist) Dramma (1610) del poeta e drammaturgo inglese B. Jonson (1572-1637). Raffigurazione del concitato mondo dei trafficanti d'illusioni, è considerato uno dei capolavori dell'autore. ...
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Matematico e alchimista (castello di Cadillac 1512 - Bordeaux 1594), vescovo di Aire (1578). È noto soprattutto per la traduzione e il commento di Euclide (1566). Fu tra i primi a far uso delle definizioni [...] nominali (in contrapposto alle definizioni reali) oggi alla base della moderna sistemazione logica della matematica. Nelle edizioni successive della sua opera aggiunse alcuni libri riguardanti i solidi ...
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Medico, alchimista, politico, riformatore religioso (n. Vilanova, Lérida, 1240 circa - m. in nave, al largo di Genova, 1312). Studiò teologia a Montpellier, medicina a Napoli e in Spagna con gli Arabi; [...] quindi (1289-99) insegnò ed esercitò la medicina a Montpellier. Medico di Bonifacio VIII e di sovrani, svolse un ruolo importante nelle negoziazioni tra Aragona e Francia relative alla Sicilia. Nella storia ...
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Zòsimo di Panopoli. – Alchimista egiziano (fine III - inizi IV sec. d.C.). Registrato da alcune fonti come originario di Panopoli o di Tebe, mentre altre ne collocano il luogo di nascita ad Alessandria, a [...] lui si devono alcuni tra i primi testi alchemici redatti in lingua greca. Autore di un ampio corpus di trattati dedicati agli aspetti più tecnici della materia, quali Degli apparecchi e delle fornaci di ...
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Alchimista (Halle 1546 circa - Coburgo 1616). Insegnò storia e poesia a Jena, passò poi a Rothenburg e infine a Coburgo, dove si dedicò all'attività medica e all'insegnamento scientifico; seguì le dottrine [...] iatrochimiche, rifuggendo però dagli eccessi di altri (Paracelso, ecc.). Gli si attribuiscono diverse scoperte; è certo che per primo preparò varî composti, tra cui il tetracloruro di stagno, il solfato ...
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Alchimista tedesco (Spira 1635 - Londra 1682). Professore di medicina a Magonza, a Monaco e a Haarlem. Le sue teorie sulla costituzione della materia si rifanno in parte a quelle di Paracelso e saranno [...] riprese dal suo allievo G. E. Stahl, che le utilizzò nella sua teoria del flogisto. Svolse inoltre varie attività commerciali e scrisse un Politischer Diskurs (1668), sul come regolare la vita economica ...
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Alchimista (sec. 17º) di Amburgo; distillando il residuo dell'evaporazione dell'urina scoprì (1669) l'elemento chimico fosforo (da lui detto "fuoco freddo" per i fenomeni luminosi che accompagnano la sua [...] ossidazione) ...
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Alchimista, senese o fiorentino, che fu bruciato vivo a Siena nel 1293. Dante lo mette tra i falsatori di metalli (Inf., XXIX, 133-139). ...
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Alchimista e ceramista (Schleiz 1682 - Dresda 1719), inventore della porcellana bianca e fondatore delle fabbriche di porcellana di Meissen. ...
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Capocchio
Pietro Mazzamuto
. Alchimista, personaggio dell'Inferno (XXIX 124-139, XXX 1-30). La maggior parte dei commentatori antichi (Anonimo, Guido da Pisa, Pietro, ecc.) lo fa nascere a Firenze (però [...] ) 216-237; K. Vossler, La D.C. studiata nella sua genesi e interpretata, Bari 1927, II n 120; E. Crivelli, D. e gli alchimisti, in " Giorn. d. " XXXVIII (1937) 29 ss.; N. Sapegno, Il C. XXIX dell'Inferno, Roma 1952 (rist. in Lett. dant. 565-580); S ...
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alchimista
(ant. archimista) s. m. [der. di alchimia] (pl. -i). – Chi esercitava l’arte dell’alchimia: oro falso lavorato dagli a. nei loro affumicati fornelli (Redi). Anche con riferimento all’uso fig. di alchimia (e in questo caso può essere...
alchimia
alchìmia (meno corretto alchimìa, ant. archìmia) s. f. [dal lat. mediev. (sec. 12°) alchimia, e questo dall’arabo (ṣan’a) al-kīmiyā’ «(arte della) pietra filosofale», che a sua volta deriva, attrav. il siriaco kīmiyā, dal gr. tardo...