Ahlal-ḥadīth (arabo «gente del ḥadīth») Denominazione dei musulmani seguaci del metodo rigorosamente positivo nell’elaborazione del sistema giuridico. Considerano normativi solo i ḥadīth (o tradizioni [...] canoniche), senza applicazione del metodo induttivo o dell’opinione personale (ra’y). Sono da considerarsi A. anzitutto i malikiti e gli hanbaliti ...
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Celebre teologo musulmano, fondatore del sistema ortodosso che da lui prese il nome di ash‛arita. Nacque ad al-Baṣrah (Bassorah) nel 260 èg., 873-874 d. C., e morì a Baghdād nel 324 èg., 936 d. C. Fu seguace [...] e giustifica quelle teorie con passi coranici. In altre questioni egli mantiene l'attitudine, che potremmo chiamare agnostica, degli ahlal-ḥadīth (v.) o tradizionisti; p. es. ammette, con qumti ultimi e contro i Mu‛taziliti, gli attributi eterni di ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] per l'approfondimento e l'elaborazione dei dogmi; in altre parole il contrasto è fra la scuola dei tradizionalisti (ahlal-hadīth, salafiyyah) e quella dei mutakallim o seguaci della teologia speculativa (in arabo kalām, ossia trattazione ragionata ...
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Modernista musulmano indiano, nato a Delhi o Dihlī il 17 ottobre 1817 e morto nel 1898. Di lontana origine araba, anzi di presunta discendenza da Maometto attraverso la costui figlia Fāṭimah (cosicché [...] prima giovinezza si volse allo studio della teologia, e fino ai 40 anni fu zelante seguace della scuola degli Ahlal-ḥadīth o Wahhābiti indiani. Ma poi il desiderio di rendere l'islamismo immune dagli attacchi europei in nome della civiltà moderna ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] designa se stesso con il nome di ahlal-ḥadīth (gli attaccati alle tradizioni canoniche su Maometto Islām, ed. fr., IV (1933), pp. 1144-1148 (i dati biografici intorno al fondatore provengono da fonti avverse e sono in parte errati); J. H. Mordtmann, ...
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ḤANBALITI
Carlo Alfonso NALLINO
. Sono i seguaci di quella, tra le quattro scuole (o riti o sistemi) di rituale e diritto riconosciute dai musulmani sunniti (ortodossi), che si fonda sugl'insegnamenti [...] nella Mesopotamia centrale e meridionale, meno in Siria e Palestina, mentre regna sovrana nell'Arabia centrale e presso gli ahlal-ḥadīth o Wahhābiti indiani. In nome appunto del rigorismo ḥanbalita nacque nel sec. XVIII, nel cuore dell'Arabia, il ...
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Islam
Cristiana Baldazzi
La sottomissione a Dio e a Maometto, il suo inviato
Col termine arabo Islam, letteralmente "sottomissione a Dio", si intende, oltre alla religione musulmana fondata da Maometto [...] i detti (ma anche i silenzi) del profeta Maometto, gli hadith. Un accurato lavoro di selezione da parte dei dotti musulmani ha uno statuto speciale ai non musulmani ebrei e cristiani (Ahlal-kitab "Gente del libro"), denominati dhimmi ("protetti"): ...
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Quarto califfo degli Arabi, l'ultimo dei cosiddetti Rāshidūn "i ben diretti" (v. califfato). Stretto parente di Maometto, essendo suo padre, Abū Ṭālib, fratello del padre di Maometto (erano figli di ‛Abd [...] grammatica). Migliaia di tradizioni religiose e giuridiche (v. ḥadīth, sunnah) sono fatte risalire a lui, e anche giungono perfino a porre Alì al disopra di Maometto (che ne avrebbe usurpato il posto) e a deificarlo (v. anche ahl-i ḥaqq).
Il nome ...
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