agorafobia
Paura degli spazi aperti, e in particolare timore ossessivo per l’attraversamento di una piazza o di una via spaziosa; rientra fra i numerosi sintomi dei disturbi d’ansia. È una fobia particolarmente [...] complessa, costituita da un insieme di paure centrate sugli spazi aperti, che rende l’individuo del tutto incapace di affrontare la situazione senza ricevere aiuto. Spesso alla paura di uscire di casa, ...
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Timore ossessivo degli affollamenti. Di solito s'associa all'agorafobia, alla claustrofobia o ad altre ossessioni. Se isolata è fra le ossessioni più miti e più tollerabili perché di più facile appagamento. [...] È indizio di temperamento timido e ossessivo ...
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-FOBIA
-fobia è un ➔suffissoide derivato dal greco phobos ‘paura’, che si trova in parole derivate direttamente dal greco (idrofobia) o formate modernamente
agorafobia (‘paura della folla’)
claustrofobia [...] (‘paura degli spazi chiusi’)
sessuofobia (‘paura del sesso’)
Il suffissoide mantiene sempre l’accento sulla i, -fobìa, dunque il gruppo finale ìa è ➔iato e va separato nella divisione in ➔sillabe
a-go-ra-fo-bi-a, ...
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Panico
Paolo Pancheri
Maria Caredda
Panico viene dal greco πανικός, termine che deriva dal nome di Pan, dio delle montagne e della vita agreste: era detto timor panico, o terrore panico, quel timore [...] una prevalenza annuale del DAP compresa tra lo 0,4% e l'1,5% nella popolazione generale. Più elevata è risultata quella dell'agorafobia, oscillante tra il 2,5% e il 6%. In Italia, prima della pubblicazione del DSM-III, la diagnosi di DAP era molto ...
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Neurologo e psichiatra (Berlino 1833 - Kreuzlingen 1890), prof. di psichiatria a Berlino (1874). Autore di numerose e importanti ricerche di neurologia, psichiatria e anatomia: descrisse l'agorafobia e [...] la nosografia degli stati ossessivi, rilevò per primo la mancanza del riflesso rotuleo nella tabe dorsale (segno di W.), studiò l'aprassia, alcuni nuclei mesencefalici (detti di W.-Edinger) e una forma ...
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Westphal, Karl Friedrich
Neurologo e psichiatra tedesco (Berlino 1833 - Kreuzlingen 1890). Prof. di psichiatria a Berlino (1874). Autore di numerose e importanti ricerche di neurologia, psichiatria e [...] anatomia: descrisse l’agorafobia e la nosografia degli stati ossessivi, rilevò per primo la mancanza del riflesso rotuleo nella tabe dorsale (segno di W.), studiò l’aprassia. Nuclei di W.-Edinger: nuclei mesencefalici di origine del nervo oculomotore ...
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FOBIA (dal gr. ϕόβος "paura")
Ernesto Lugaro
In psichiatria designa una grande categoria d'idee fisse, incoercibili, ossessive, che consistono nella rappresentazione di un pericolo, d'un avvenimento [...] da questi timori, ma invano, sicché ne restano infastiditi, tormentati fino all'angoscia (v. agorafobia; basofobia; claustrofobia; demofobia; dismoafofobia; ereutofobia; ginecofobia; necrofobia; patofobia; rupofobia; sifilofobia; tafefobia; ossessiva ...
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WESTPHAL, Karl Friedrich
Vittorio Challiol
Neurologo e psichiatra, nato il 23 marzo 1833 a Berlino, morto il 27 gennaio 1890 a Kreuzlingen (Costanza). Studiò a Berlino, Heidelberg e Zurigo; nel 1858 [...] e importanti ricerche di neurologia, psichiatria e anatomia: fissò i limiti clinici delle idee ossessive; descrisse l'agorafobia; studiò profondamente il problema dell'aprassia. Segno di W. è correntemente chiamato il riflesso rotuleo: la percussione ...
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ansiolitico
Farmaco in grado di ridurre l’ansia. Poiché l’ansia è una patologia multiforme, per la sua terapia farmacologica può essere necessario l’impiego di a. diversi, associati o meno a supporto [...] la patologia depressiva; di conseguenza, il trattamento di alcune forme di ansia (disturbi da panico, agorafobia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi alimentari come la bulimia) viene effettuato con molecole utilizzate anche come antidepressivi ...
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agorafobia
agorafobìa s. f. [comp. del gr. ἀγορά «piazza» e -fobia]. – Timore ossessivo per l’attraversamento di una piazza o di uno spazio aperto: può essere sintomo di psicastenia.