Termine filosofico creato da T.H. Huxley (1869 ca.) per indicare l’incapacità del pensiero umano di superare l’ambito della realtà fenomenica e di risolvere i problemi metafisici e religiosi che non sono oggetto di scienza positiva. Da allora con il termine a. si è designata ogni teoria che non neghi assolutamente al pensiero ogni capacità di conoscere il vero (ciò che sarebbe scetticismo), bensì ne ...
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priscillianesimo
Dottrina di tipo agnostico-manicheo, antitrinitaria, che fa capo a Priscilliano. Nato in Spagna il p. si estese anche in Gallia, ma qui l’episcopato reagì violentemente; quindi i priscillianisti, [...] già condannati al Concilio di Saragozza (380), si spostarono in Italia: male accolti da papa Damaso e da s. Ambrogio, poterono far ritorno alle loro sedi per l’appoggio del potere civile. Dopo il colpo ...
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Scrittore tedesco (Schermbeck, Wesel, 1885 - Finta Mare, Bucarest, 1916). Influenzato da Nietzsche e dal positivismo, agnostico di fronte a ogni residuo spiritualistico e insofferente per ogni portato [...] culturale respinto come incrostazione liberticida, S. fu personalità poetica disordinata e irruenta. Di lui, caduto in guerra sul fronte orientale, rimangono, tutti postumi, i romanzi Ein verbummelter ...
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INCONOSCIBILE
Guido Calogero
- Termine filosofico, che viene in uso quando, da un punto di vista agnostico, si vuol designare la realtà che si definisce come irraggiungibile dalle limitate forze del [...] pensiero umano, e che naturalmente implica una difficoltà non agevole a risolversi, dovendosi per tale definizione esser conosciuta almeno l'esistenza della realtà che nello stesso tempo si definisce come ...
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ateo devoto
àteo devòto locuz. agg. e sost. m. (f. atea devota). – Chi, pur professandosi ateo o agnostico, non solo è attento ai problemi di una società di credenti, ma ne condivide e promuove gli interessi, [...] soprattutto sul piano politico, per convinzione o opportunità ...
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Rossetti, Christina Georgina
Pompeo Giannantonio
Poetessa (Londra 1830-ivi 1894), quartogenita di Gabriele (v.). Animata da vigorosa ispirazione religiosa, visse sempre nel culto dell'arte, nell'affetto [...] volle sposare né il pittore preraffaellita James Collinson perché cattolico convertito né lo scrittore Charles Bagot Cayley perché agnostico. Ma questi mancati amori incisero profondamente sulla sua vita e ispirarono la sua poesia. Il Cayley aveva ...
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acrescita
(a-crescita), s. f. Mancata crescita, con particolare riferimento agli indicatori dello sviluppo economico.
• «Il fatto che il Pil ora cali è una tragedia, non c’è niente di peggio di una società [...] sia necessario uscire da questa sorta di religione della crescita. Per questo mi piace parlare di “acrescita”. Sono un agnostico della crescita perché la qualità dell’aria e dell’acqua sono indispensabili per la felicità. Mentre la società della ...
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materia
matèria [Lat. materia] [LSF] Nel signif. più generico, ciò che dà sostanza alle cose naturali e che si conserva indefinitamente, eventualmente trasformandosi e mutandosi in energia, secondo il [...] °, con la fiducia di dare alla domanda una risposta esauriente. Oggi l'atteggiamento dei fisici è, in genere, ragionatamente agnostico e fondamentalmente utilitaristico: ciò che prevalentemente interessa è di poter dire che la m. si comporta "come se ...
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BLONDEL, Enrichetta
Giorgio Petrocchi
Nacque a Casirate d'Adda, l'11 luglio 1791, da François-Louis Blondel e da Maria Mariton.
Il padre (non banchiere ginevrino, come sovente si ripete, ma industriale [...] ai primi dell'Ottocento è già a Milano, in un palazzo acquistato dal conte Carlo Imbonati. Mentre François-Louis era agnostico in materia religiosa, rigida calvinista e seguace dei fondatori del "Réveil" era Maria Mariton, originaria dell'Ardèche in ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] e deputato radicale Agostino Bertani.
Il G. crebbe, dunque, in un ambiente familiare che rispecchiava il clima piuttosto agnostico della borghesia dell'epoca e ricevette la prima educazione religiosa da una maestra delle elementari. Terminata l ...
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agnostico
agnòstico agg. [dall’ingl. agnostic (Th. H. Huxley, 1869), der. del gr. ἄγνωστος «ignoto»] (pl. m. -ci). – Relativo ad agnosticismo: teoria, concezione, filosofia agnostica. Per estens. (anche come sost.), chi non prende posizione...
agnosteismo
s. m. [comp. di agnos (ticismo) e teismo 1], raro. – In filosofia, particolare forma di agnosticismo che nega alla ragione umana la capacità di conoscere Dio, attingibile solo per vie non razionali (per fede, sentimento, ecc.).