TREVISANI, Libera
Sandra Linguerri
– Nacque a Verona il 17 maggio 1890 da Luigi, professore di filosofia noto per le sue idee agnostiche, e da Speranza Scolari, insegnante di francese.
Dopo aver conseguito [...] la maturità classica nel 1908 presso il liceo Bernardino Telesio di Cosenza si iscrisse al corso di laurea in matematica all’Università di Padova, ove fu pupilla di Tullio Levi-Civita. Per l’esame finale ...
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Nato a Catanzaro nel 1836, morto a Bologna nel 1913. Fu un filosofo mistico. L'educazione ricevuta dai padri liguorini lasciò in lui un'orma profonda: il pensiero della morte turbò il senso della bellezza [...] Spaventa e l'idealismo hegeliano soprattutto per ragioni religiose. Per ciò combatté più tardi anche le conseguenze materialistiche e agnostiche del positivismo. Di lui resta un tentativo di costruzione quasi unico, l'Abbozzo d'una teoria delle idee ...
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SVEZIA.
Michele Castelnovi
Ilenia Rossini
Paola Gregory
Giulio Sangiorgio
– Condizioni economiche. La gestione svedese dell’immigrazione. Storia. Architettura. Cinema. Bibliografia
Demografia e [...] meno tutelate: armeni, curdi, siriaci.
Dal punto di vista religioso, la società svedese (luterana con forti presenze agnostiche) deve oggi convivere con grandi, ma inedite comunità cattoliche (polacchi, sudamericani e parte dei siriaci) e musulmane ...
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IMMORTALITÀ (da in, prefisso negativo, e mortalità, fr. immortalité; sp. immortalidad; ted. unsterblichkeit; ingl. immortality)
Carlo MAZZANTINI
Alberto PINCHERLE
Immortalità si dice quella proprietà [...] in sintesi i dati del senso interno. Mentre però la ragione nel suo uso teorico porta così a conclusioni affatto agnostiche, nel suo uso pratico invece (in quanto pensa la legge direttiva della volontà come imperativo categorico, e riflette sui ...
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Gentile organizzatore di cultura
Albertina Vittoria
Politica e cultura
Il 26 novembre 1911, nel discorso che inaugurava un ciclo di conferenze alla Biblioteca filosofica di Palermo (Il programma della [...] era quindi «battezzato fascista» proprio per distinguersi da quelle vecchie accademie italiane «umbratili, apolitiche, agnostiche, intellettualistiche», già denigrate nel citato discorso del 1911 alla Biblioteca filosofica, e perché costituiva il ...
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VENEZIAN, Giacomo
Italo Birocchi
– Nacque a Trieste il 7 dicembre 1861, da Vitale, medico condotto, e da Elisa Norsa, originaria di Mantova, che ebbero altri due figli e che il giovane perdette a soli [...] al cattolicesimo, dopo un breve ritiro di meditazione a Perugia (secondo una testimonianza diretta, sembra che muovesse da posizioni agnostiche e non dalla religione ebraica: Polacco, 1916, p. 11). Dal matrimonio sarebbero nati cinque figli, uno dei ...
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] baluardo contro l'Islam e la marea turca.
Sarebbero state inconcepibili a Venezia inclinazioni a forme pagane o laiche o agnostiche, come quelle che invece avevano suscitato diffidenze e accuse verso la nuova cultura nella Roma di Pomponio Leto o ...
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Raffaello Santagata De Castro
Abstract
La voce esamina, in un’ottica comparata, la tematica delle organizzazioni di tendenza, nella sua evoluzione di diritto positivo. Particolare attenzione è dedicata [...] Dubbia è solo la possibilità di ravvisare gli elementi identificativi di una confessione religiosa nelle comunità atee o agnostiche, che infatti hanno un fine religioso di segno negativo e tendono ad escludere in radice l’esistenza del trascendente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Muovendo dalla controversia sull’uso dell’aristotelismo come base per l’insegnamento [...] entrare in conflitto con la religione cristiana.
Muovendo da questo "pluralismo epistemologico", Boezio trae le sue conclusioni agnostiche che mettono capo, in ultima analisi, ad un atteggiamento fideistico (laddove la ragione non arriva, supplisca ...
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Laicità
Gustavo Zagrebelsky
Termini attuali
La laicità è un concetto problematico che indica una tensione o un conflitto sempre nuovo da dipanare o risolvere, di cui si può ragionare solo nelle situazioni [...] come pure non prende partito tra le diverse posizioni religiose, e, ancor prima, tra queste e quelle atee o agnostiche. Si tratta del principio di imparzialità o equidistanza in materia di professioni di fedi e convinzioni, religiose e non religiose ...
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agnosteismo
s. m. [comp. di agnos (ticismo) e teismo 1], raro. – In filosofia, particolare forma di agnosticismo che nega alla ragione umana la capacità di conoscere Dio, attingibile solo per vie non razionali (per fede, sentimento, ecc.).
agnostico
agnòstico agg. [dall’ingl. agnostic (Th. H. Huxley, 1869), der. del gr. ἄγνωστος «ignoto»] (pl. m. -ci). – Relativo ad agnosticismo: teoria, concezione, filosofia agnostica. Per estens. (anche come sost.), chi non prende posizione...