Generale disposizione di spirito di chi, bastando a sé stesso, e non chiedendo nulla alla natura e agli uomini, non ha alcun motivo per giudicare gli eventi del mondo buoni o cattivi, desiderabili o indesiderabili, e mantiene in ogni caso immutata la propria serenità e autosufficienza d’animo. È l’ideale etico del cinismo e dello stoicismo, e coincide per gran parte, nel suo contenuto, con l’apatia ...
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In filosofia, secondo la dottrina degli stoici e degli epicurei, stato di perfezione contemplativa dello spirito, in cui nulla si aborre e nulla si desidera. Coincide sostanzialmente con l’adiaforia e [...] l’atarassia ed è l’ideale del saggio e l’attributo per eccellenza del divino, quale è concepito dagli epicurei ...
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Termine già usato da Democrito, ma che venne particolarmente in uso nella terminologia delle scuole postaristoteliche, epicurea, stoica e scettica, per designare lo stato di serenità indifferente del saggio, [...] che contempla il mondo senza più subirne la pressione affettiva. Il termine equivale ad apatia e adiaforia, più propriamente cinico-stoici. ...
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INDIFFERENZA
Guido Calogero
. Come termine filosofico, il concetto d'indifferenza appartiene essenzialmente all'etica, e in particolare alla dottrina del volere e della sua libertà: ma ha diverso significato [...] , libertà dall'azione, o, nel senso cristiano e moderno, libertà dell'azione. Nel primo senso essa è l'adiaforia (ἀδιαϕορια, indifferentia) dell'etica cinico-stoica, e cioè la caratteristica che propriamente possiedono le cose in quanto "indifferenti ...
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Filosofo e matematico greco (sec. 5º a. C.), uno dei più notevoli rappresentanti dell'antica sofistica. Nei frammenti, nelle testimonianze, e soprattutto nei due dialoghi platonici, Ippia minore e Ippia [...] come uno spavaldo insolente. Di fatto, egli doveva vagheggiare l'ideale dell'αὐτάρκεια ("autosufficienza") non nel senso della passiva adiaforia cinico-stoica, ma in quello attivo della massima capacità di bastare a sé stesso. Onde il suo vanto di ...
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autarchia
Dal gr. αὐτάρκεια «autosufficienza». Indica la «sufficienza a sé stesso, autosufficienza» propria del saggio. Rappresenta un concetto fondamentale nell’etica cinica e stoica, tutta orientata [...] il minor bisogno possibile delle cose del mondo e quindi potersi avvicinare al massimo allo stato di perfetta adiaforia e atarassia. Il termine è stato adottato, per estensione, nell’economia politica relativamente all’autosufficienza degli Stati ...
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Filosofo cinico, scolaro di Diogene di Sinope, vissuto dagli ultimi decennî del secolo V fino alla seconda metà del sec. IV a. C. Prima scolaro dell'Accademia, fu attratto dal fascino di Diogene e, sbarazzatosi [...] alla coscienza di sé, unico punto fermo in mezzo al divenire; negazione di ogni valore politico e sociale; vangelo dell'adiaforia e dell'autarchia (v. cinici). A questo spirito negativo erano intonate anche le sue composizioni poetiche, di carattere ...
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SESTII, Scuola dei
Guido Calogero
Scuola filosofica, fiorita a Roma, per breve tempo, sul principio dell'era volgare. Il nome le venne dal fondatore, Quinto Sestio (nato intorno al 70 a. C.), e dal [...] Q. Sestio aveva lasciato la politica per la filosofia): particolarmente sottolineato era quindi anche il motivo cinizzante dell'adiaforia del saggio di fronte ai mali. A questo nucleo cinico-stoico si aggiungevano d'altronde elementi pitagorici (fede ...
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Imperatore romano (Roma 121 d. C. - Vindobona o Sirmio 180). Figlio di Marco Annio Vero e di Domizia Lucilla, alla morte del padre fu adottato dall'avo paterno Marco Annio Vero, che si occupò della sua [...] . Il pensiero di M. A., che dipende più direttamente da quest'ultimo, è tutto permeato dall'ideale dell'"adiaforia". Temperamento meno energico e sistematico di Epitteto, egli lascia intravvedere assai più palesemente le antinomie intrinseche a quell ...
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scetticismo
Anna Lisa Schino
L’atteggiamento del dubbio
Secondo le dottrine scettiche non esiste un criterio sicuro per distinguere il vero dal falso e il bene dal male e, dunque, il dubbio è una condizione [...] (epochè), rinuncia a esprimere opinioni definitive (afasìa), indifferenza di fronte alle varie alternative perché tutte si equivalgono (adiaforìa), imperturbabilità (ataraxìa). Queste sono le sole cose che possono dare all’uomo la felicità, e quindi ...
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adiaforia
adiaforìa s. f. [dal gr. ἀδιαϕορία «indifferenza», comp. di ἀ- priv. e tema di διαϕέρω «differire»]. – In filosofia, l’ideale etico dei cinici e degli stoici che consiste nel mantenere immutata la propria serenità d’animo, mostrandosi...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).