Filosofo inglese (n. 1070 circa - m. 1160 circa), nato probabilmente a Bath, ma formatosi a Laon e a Tours. Dové il meglio della sua erudizione ai suoi viaggi in Italia meridionale (Salerno) e in Sicilia, [...] tra la scienza araba e le scuole d'occidente: tradusse dall'arabo gli Elementi di Euclide (1120 circa) e alcune opere astronomiche e trigonometriche di al-Khuwārizmī. Scrisse le Quaestiones naturales e il trattato De eodem et diverso (edito ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] anche uno dei primi scrittori russi); poi quella diAdelardodiBath, che portò dalla Palestina in Inghilterra copia di manoscritti, e un trattato arabo di astronomia. Pochi altri hanno lasciato ricordi degni di nota, fino al 1187, quando Gerusalemme ...
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Introduzione Storica. -1. Il vocabolo algebra è una derivazione della parola araba al-giabr, che si trova per la prima volta nel libro Kitāb al-giabr wa 'l-muqābalah dell'astronomo e geografo Muhammad [...] secolo successivo, e alla quale contribuirono AdelardodiBath, Roberto di Chester (Robertus Castrensis), Platone di Tivoli (Plato Tiburtinus), Gherardo di Cremona, Giovanni Campano di Novara, Giovanni di Siviglia (Johannes Hispalensis), e altri.
Non ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] probat ethnicum". Anche AdelardodiBath professa una psicologia impregnata di platonismò agostiniano: " sicuramente dal De natura et origine animae (tr. II, c. 7) del domenicano di Colonia; e la citazione del Convivio, III, v, 6, è tolta dal De ...
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Città della Francia nordoccidentale, capoluogo del dipartimento di Eure-et-Loire, con 23.630 ab. (1926). È posta sulla riva sinistra dell'Eure, all'estremità del fertile altipiano della Beauce. Le strade [...] le traduzioni dall'arabo fatte da Costantino Africano e l-opera diAdelardodiBath, De eodem et diverso. Anche della nuova Logica di Aristotele (Analitici, Topica, Elenchi), si riscontra un'evidente influenza in questa scuola.
Una sua caratteristica ...
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Matematico greco. Poco si sa della sua vita: Proclo di Bisanzio (412-485 d. C.) riferisce che E. compilò i suoi Elementi raccogliendo molti teoremi di Eudosso, perfezionandone molti di Teeteto e completando [...] XI-XIII degli Elementi. Si attribuisce a Boezio una versione latina, ora perduta. Numerose sono le traduzioni degli Arabi. AdelardodiBath, nel sec. XI, tradusse gli Elementi dall'arabo in latino; una versione più completa con un commento originale ...
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Segno o simbolo scritto, che rappresenta lo zero o una delle nove unità nel sistema di notazione numerica decimale; il vocabolo si applica anche al numero rappresentato da una o più cifre. Spesso quei [...] .
Lo zero in sanscrito si chiama śūnya "vuoto" (sost.) e gli Arabi lo tradussero con il corrispondente vocabolo ṣifr. AdelardodiBath chiamò lo zero circulus dalla sua forma nel tipo ghubār (e talvolta anche araba orientale); chiamò invece figurae o ...
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Teoria che nega la continuità e l'infinita divisibilità della materia e vede nei corpi raggruppamenti di atomi, cioè di elementi (fisicamente) indivisibili, immutabili, separati dal vuoto. Generalmente [...] reale governa il decorso (v. islamismo). Alcuni pochi fautori trovò l'atomismo fra gli scolastici (ad es. AdelardodiBath, Guglielmo di Conches, Ugo di S. Vittore nel sec. XII; Nicolò d'Autrecourt nel sec. XIV), ma ebbe maggiore diffusione in ...
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Matematico, astronomo, geografo e cronografo musulmano, che visse a Baghdād favorito dal califfo al-Ma'mūn (813-833 d. C.), e morì dopo l'846-847. Dalle storpiature medievali latine del suo nome nacque, [...] 1914 (Copenaghen, Acc.) H. Suter pubblicò, tradusse e illustrò la versione latina che AdelardodiBath aveva fatto, nel sec. XII, del rimaneggiamento arabo di quelle tavole composto dallo spagnolo Maslamah al-Maǵrīṭī (morto nel 1007-1008).
Bibl.: E ...
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. Favolista ebreo, di età e patria incerta. Visse, non sappiamo se in Francia o in Inghilterra, non oltre la metà del sec. XIII. Scrisse in ebraico una raccolta di favole, col titolo Mishlē Shu‛ālīm (Favole [...] . Compose inoltre, pure in ebraico, due operette morali, un rifacimento delle Quaestiones naturales diAdelardodiBath, e un Lapidario.
Ediz. princ. delle favole: Mantova 1557-58; con traduzione latina: Praga 1661; altre edizioni ebraiche: Berlino ...
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