Vescovo (340) di quella città (m. dopo il 365), discepolo e successore di Eusebio diCesarea. Sostenne in varî concilî l'arianesimo, per quanto in forma mitigata, cercando di uniformarsi alle mire teologico-politiche [...] di Costanzo, deposto dalla maggioranza del concilio di Seleucia (359). Consacrò S. Cirillo di Gerusalemme, ma venne a contrasto con lui per la questione della supremazia delle due sedi palestinesi. ...
Leggi Tutto
. Seguaci diAcaciodiCesarea (v.) nel concilio di Seleucia del 359. La formazione di questo partito segna forse il momento culminante della reazione anti-nicena e della politica religiosa dell'imperatore [...] velata e condannando apparentemente Aezio, l'arianesimo puro. Separatosi dal concilio di Seleucia, Acacio riusciva, con l'aiuto dei delegati del concilio occidentale di Rimini, capeggiati dai due grandi fautori dell'arianesimo in Occidente, Ursacio ...
Leggi Tutto
(o omeisti) Gruppo degli ariani seguaci diAcaciodiCesarea. Il nome deriva loro dal fatto che affermavano il Figlio «simile» (gr. ὅμοιος) a Dio Padre. ...
Leggi Tutto
Vescovo ariano di Costantinopoli (n. Arabisso fine del 3º sec. - m. Costantinopoli 370). Vescovo di Germanicia nella Commagene (331), nel 357 era eletto vescovo di Antiochia, per succedere all'ariano Leonzio. [...] rigido (anomeismo), dovette perciò tener testa ai semiariani sostenuti dall'imperatore; nel 360 però passava con AcaciodiCesarea a sostenere l'omeismo e sottoscriveva la formula di Rimini-Costantinopoli. Costanzo lo fece chiamare allora al seggio ...
Leggi Tutto
. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] , approvata altresì da un concilio antiocheno del 358, al quale partecipavano anche il vescovo della città, Eudossio, e AcaciodiCesarea.
Questi ultimi guidavano il terzo partito, che contava per sé stesso pochi aderenti, ma aveva forti appoggi a ...
Leggi Tutto
Magister memoriae (epistolografo) sotto l'imperatore Valente, il quale volle da lui una specie di compendio della storia romana diviso in ordine cronologico e contenente notizia dei principali fatti d'arme [...] e politiche, non escluso un breve accenno agli avvenimenti più importanti, relativi agl'imperatori. Fu nipote e scolaro del retore AcaciodiCesarea. Lo troviamo in Antiochia dal 355 al 362 d. C. Secondo Suida egli avrebbe scritto parecchio, ma ci ...
Leggi Tutto
Nome di alcuni santi: 1. C. d'Alessandria. - Patriarca di Alessandria (m. Alessandria 444). Nipote del patriarca Teofilo e suo successore (412), ne continuò la politica in favore della supremazia della [...] (Gerusalemme tra il 313 e il 315 - ivi nel 386 o 387). Vescovo nel 348, venuto in contrasto con il vescovo ariano AcaciodiCesarea fu da questo fatto deporre nel sinodo del 357-58; ma più che da un vero contrasto teologico il dissidio fra i due fu ...
Leggi Tutto
Vescovo (m. verso il 350) di Gerusalemme. Mutilato d'un piede, privato d'un occhio e condannato ad metalla, durante la persecuzione di Massimino Daia (tra il 305 e il 313), fece parte del clero di Gerusalemme [...] vescovo Macario, cui successe verso il 355. Favorevole ad Atanasio e ostile agli ariani nel Concilio di Tiro (335), evitò di sottoscrivere la condanna di Atanasio, che nel 349 accolse al ritorno dall'esilio; fu perciò deposto da AcaciodiCesarea. ...
Leggi Tutto
SIMMACO Papa
Mario Niccoli
Alla morte di papa Anastasio II (19 novembre 498), le correnti del clero e del senato romano ostili alla politica conciliante di questo nei riguardi della chiesa greca (v. [...] acaciani; acaciodicesarea; monofisiti) si accordarono per eleggere (22 novembre 498) il diacono S., mentre una minoranza del clero e la maggioranza del senato, favorevoli a una politica religiosa d'intesa con Costantinopoli, elessero l'arcidiacono ...
Leggi Tutto
SERDICA (anche Sardica)
Alberto Pincherle
Città romana che sorgeva a un dipresso sul luogo dell'odierna Sofia (v.).
Il concilio di Serdica. - Fu tenuto al tempo delle lotte ariane, allo scopo di mettere [...] ariano, Stefano d'Antiochia, AcaciodiCesarea in Palestina, Menofante di Efeso, Narcisso di Neroniade, Teodoro di Eraclea, Ursacio di Singiduno, Valente di Mursa e Giorgio di Laodicea. Fu preparato anche un simbolo di fede; questo però non venne ...
Leggi Tutto
acaciano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a personaggi di nome Acacio. In partic.: a. Scisma a., quello di Acacio di Costantinopoli (fine del sec. 5°) e dei suoi successori Flavita ed Eufemio, terminato nel 519. b. Acaciani: il gruppo degli...
omei2
omèi2 s. m. pl. [dal gr. ὅμοιος «simile»]. – Denominazione degli ariani seguaci, spec. dopo il concilio di Seleucia (359), di Acacio di Cesarea (detti perciò anche acaciani), i quali affermavano che il Figlio è semplicemente «simile»...