. Seguaci di Acacio di Cesarea (v.) nel concilio di Seleucia del 359. La formazione di questo partito segna forse il momento culminante della reazione anti-nicena e della politica religiosa dell'imperatore Costanzo; mirante, attraverso tutte le sue oscillazioni, all'unità religiosa dell'Impero e alla subordinazione della Chiesa allo Stato. Nella lotta contro il termine ὁμοούσιος (consubstantialis, ...
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Eletto (344) vescovo dagli ariani contro Paolo di Costantinopoli, dopo alterne vicende fu deposto nel 360 dagli acaciani. Incerte le notizie sulla vita; non si conoscono sue opere né il suo preciso rapporto [...] con l'eresia detta dei macedoniani; sembra fosse un semiariano del gruppo di Basilio d'Ancira ...
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SIMMACO Papa
Mario Niccoli
Alla morte di papa Anastasio II (19 novembre 498), le correnti del clero e del senato romano ostili alla politica conciliante di questo nei riguardi della chiesa greca (v. [...] acaciani; acacio di cesarea; monofisiti) si accordarono per eleggere (22 novembre 498) il diacono S., mentre una minoranza del clero e la maggioranza del senato, favorevoli a una politica religiosa d'intesa con Costantinopoli, elessero l'arcidiacono ...
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MACEDONIANI
. In qual modo il nome di questi eretici - detti da principio pneumatomachi (avversarî dello Spirito Santo) - sia stato fatto derivare da quello di Macedonio vescovo di Costantinopoli, non [...] di Nicomedia, tentò di ritornare alla sua sede; che fu unico vescovo dal 342 al 360, allorché venne deposto dagli acaciani; che appartenne al gruppo semiariano (omeusiano) di Basilio d'Ancira. E ciò è conforme al carattere dell'eresia.
Circa la ...
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Eresiarca. Nacque in Celesiria, e, dopo aver esercitato varî mestieri, studiò in Antiochia sotto maestri ariani. Ad Alessandria, più tardi, venne a contatto con peripatetici, e d'allora in poi il suo pensiero [...] opera dei semiariani nel Concilio di Sirmio, fu esiliato; l'anno dopo, comparve al Concilio di Seleucia, dove gli acaciani si separarono da lui, e ottennero dall'imperatore Costanzo che fosse nuovamente esiliato. Ritornò sotto Giuliano l'Apostata, e ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] per attizzare fra i cristiani il fuoco della discordia, aveva revocato tutti i precedenti decreti d'esilio; molti degli acaciani conservavano le loro sedi, e Valente ascoltava i consigli di Eudossio. I semiariani, in gran parte, non accettavano la ...
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omei2
omèi2 s. m. pl. [dal gr. ὅμοιος «simile»]. – Denominazione degli ariani seguaci, spec. dopo il concilio di Seleucia (359), di Acacio di Cesarea (detti perciò anche acaciani), i quali affermavano che il Figlio è semplicemente «simile»...
acaciano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a personaggi di nome Acacio. In partic.: a. Scisma a., quello di Acacio di Costantinopoli (fine del sec. 5°) e dei suoi successori Flavita ed Eufemio, terminato nel 519. b. Acaciani: il gruppo degli...