Principe persiano del Ṭabaristān, vissuto verso il 1000 d. C., al quale è attribuita la composizione in dialetto locale del libro di favole Marzbān-nāmè ("il libro di M.") giunto fino a noi in due redazioni [...] in neopersiano letterario del sec. 13º ...
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Sacerdote zoroastriano (3º sec. d. C.) cui è attribuita una lettera al re del Ţabaristān con ampie notizie sulla struttura dello stato sasanide, le istituzioni, le cariche di corte, ecc. Si tratta in realtà [...] di uno scritto pseudepigrafo (a noi giunto in versioni arabe e persiane) riflettente l'epoca di re Khusraw I e redatto in periodo forse anche più tardo ...
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Scrittore arabo musulmano, nato ad Āmul nel Ṭabaristān nel 224 o 225 eg.-839 d. C., morto a Baghdād nel 923. Si occupò di diritto (e fondò anzi una propria scuola o sistema giuridico, sostanzialmente affine [...] allo shāfi‛ita, e caduto in disuso verso la metà del secolo V ègira), di raccolta e studio di tradizioni canoniche, di esegesi coranica, di storia.
Delle sue numerose opere sono giunte sino a noi piccole ...
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Dinastia persiana musulmana, che regnò sulle regioni costiere del Caspio meridionale nei secc. 10°-11° d. C. Oltre al Giurgiān e al Ṭabaristān, il loro potere si estese per qualche tempo nel Gibāl (antica [...] Media) sino alle frontiere della Mesopotamia ...
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Prosatore persiano (secc. 12º-13º), cui si deve il rifacimento, in stile persiano fiorito, della raccolta di apologhi Marzbān-nāme ("Il libro di Marzbān"), il cui perduto originale era redatto in dialetto [...] arcaico del Ṭabaristān. ...
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MĀZANDARĀN (A. T., 73-74, 92)
Giuseppe Caraci
Provincia della Persia settentrionale (circa 19.500 kmq.), compresa fra le rive del Caspio e il cimale dell'Elburz, proprio al centro dell'arco che questo [...] , accanto a elementi curdi, afghani e beluci. Gl'insediamenti sono concentrati nella pianura costiera a E. del Harhaz, l'antico Ṭabaristān: Sari e Bārfurūsh sono i più popolosi e i più importanti. Degli altri i maggiori sono in rapporto o con lo ...
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ZAIDITI
Carlo Alfonso Nallino
. Sono i seguaci della più moderata fra le sette musulmane sciite, cioè di quella che prende il nome dal suo iniziatore Zaid ibn ‛Alī Zain al-‛Ābidīn (v.) e che oggi sopravvive [...] qua e là, a intervalli, le agitazioni e le rivolte contro l'autoritâ pubblica sunnita, e nella provincia persiana del Ṭabaristān (ora Māzanderān) lungo la riva meridionale del Mar Caspio, nel 250 eg. (864), arrivarono a fondare uno stato con una ...
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MAS‛ŪD
Francesco Gabrieli
Nome arabo di varî sultani musulmani, arabi e persiani. I più noti, oltre a uno degli atābek di Mossul (Mas‛ūd b. Mawdūd b. Zinkī, sec. XII) e a un principe selgiuchide del [...] mesi dopo la morte del padre, dopo un breve dominio del fratello Muḥammad. Alcune campagne contro principi ribelli nel Ṭabaristān e in India sortirono buon esito, ma la minaccia contro cui egli dovette soprattutto lottare furono i Turchi Selgiuchidi ...
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SĀMĀNIDI
Francesco Gabrieli
NIDI Dinastia persiana musulmana, che regnò sulla Transoxiana e parte della Persia orientale nel sec. III-IV dell'ègira (IX-X d. C.). Suo capostipite è considerato un Sāmān, [...] nel 290/903 il Khorāsān all'effimero dominio dei Ṣaffāridi (v.), e, avendo anche vinto il principe ‛alida del Ṭabaristān, ne incorporò il territorio, stabilendo così il dominio sāmānide dalla Farghānah alla Media (al-Gibāl). Le figure dei discendenti ...
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SELGIUCHIDI
Ernst KUHNEL
F. G.
. Dinastia turca musulmana, che nel sec. XI d. C. riunì sotto il suo dominio la Persia, la Mesopotamia, parte dell'Asia Minore e la Siria, e sulla fine di quello stesso [...] del gruppo di tribù turche da essi guidato, strappò ai Ghaznevidi il Khorāsān (1037), e ben presto anche il Giurgiān, il Ṭabaristān, il Khwārizm, l'al-Gibāl, giungendo in meno d'un ventennio a entrare in Baghdād (1055), donde spazzava via gli ultimi ...
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