Architetto giapponese (n. Osaka 1941). Di formazione autodidatta, visitò (1962-69) gli USA, l'Europa e l'Africa. I suoi progetti, dalle case (Azuma, Osaka, 1976) agli edifici di culto (capp. sul monte Rokko, Kobe, 1986; Chiesa della luce, Ibaraki, 1989), ai centri commerciali (Festival, Naha, 1984; Collezione, Tokyo, 1989) o culturali (Museo dei bambini, Hyogo, 1989), ricercano una spazialità evocativa di un mondo interiore tipicamente giapponese, creata da rigorose forme geometriche. Ha portato avanti la ricerca sui fondamenti della cultura giapponese mediata attraverso le tecnologie occidentali (cemento armato a vista, vetro, ecc.). Con la Tadao Ando architect & associated ha realizzato, usando un linguaggio secco e aspro e servendosi di materiali industriali e di esperimenti artigianali in forme rigorosamente geometriche, centri espositivi (Padiglione giapponese, Esposizione universale di Siviglia, 1992), di ricerca e di studio (centro seminari della fabbrica Vitra, Weil am Rhein, 1992-93; Fabrica, centro di ricerca Benetton, Villorba, Treviso, 1992-2000) e culturali (Museo del legno, Hyogo, 1994; Museo della cultura, Gojyo, prefettura di Nara, I fase: 1993-95; Museo dell'arte moderna, Kobe, prefettura di Hyogo, I fase: 1997-98, II fase: 1998-2001; Daylight Museum, Gamo-Gun, prefettura di Shiga, 1997-98). Tra le sue altre opere occorre citare, tutte a Venezia: il restauro di Palazzo Grassi (2005) e la ristrutturazione di Punta della Dogana (2008-09), rispettivamente per il museo e il centro d'arte contemporanea della fondazione F. Pinault; il restauro del Teatrino di Palazzo Grassi (2012-13), anch'esso per la fondazione F. Pinault. Insignito del Gran premio giapponese d'arte (1994), del premio Pritzker (1995) e della AIA Gold Medal dell'American Institute of Architects (2002), dei suoi lavori più recenti vanno ricordati: la fondazione d’arte Casa Wabi di Puerto Escondido, Messico (2014); il tempio buddhista di Sapporo (2015); il Pearl Art Museum di Shanghai (2018); la biblioteca per l’infanzia Nakanoshima Children’s Book Forest di Osaka (2020).