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TACAPE

di Pietro Romanelli - Enciclopedia Italiana (1937)
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TACAPE (Tacape e Tacapae)

Pietro Romanelli

Città dell'Africa, oggi Gabes (v.), situata al fondo del golfo della Piccola Sirte.

Già prima della dominazione romana vi si era costituito un emporio commerciale di notevole importanza, come naturale sbocco della regione retrostante dei Laghi Salati, e di una delle vie carovaniere che scendeva al mare dall'interno: è probabile pertanto che i Cartaginesi se ne fossero fatti padroni. Tale importanza la città mantenne ed accrebbe nel periodo romano, divenendo il centro delle comunicazioni fra il mare e il limes tripolitanus verso oriente, il limes della Bizacena e della Numidia verso occidente. Il suo territorio era d'altronde celebrato per la straordinaria fertilità, come oggi la sua oasi è tra le più belle della regione.

Della sua storia particolare sappiamo però ben poco: nella Tabula Peutingeriana è ricordata con l'epiteto di colonia; fu sede episcopale, e, dopo che Leptis fu decaduta, alla fine del sec. IV, forse anche residenza del praeses della Tripolitania.

A occidente della città, nell'interno, nella località el-Hammam, si devono localizzare le Aquae Tacapitanae, fonti di acqua calda, leggermente solforose, che resti di stabilimenti antichi ci dicono già usate dai Romani.

Bibl.: Corp. Inscr. Lat., VIII; St. Gsell, Hist. anc. de l'Afrique du Nord, II, Parigi 1920, p. 125 seg.

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