tabe
Sindrome caratterizzata da grave e progressivo decadimento generale.
Malattia del sistema nervoso, di natura luetica, (detta anche atassia locomotoria progressiva) elettivamente localizzata alle radici spinali posteriori, ed estesa, per un processo di degenerazione secondaria, alle fibre dei cordoni posteriori del midollo spinale. La malattia si sviluppa a notevole distanza di tempo dalla infezione primaria, di solito dopo 10 o 20 anni dal contagio, ed è relativamente più frequente negli uomini che nelle donne. La sintomatologia, costituita nelle sue linee essenziali da dolori folgoranti, crisi viscerali, parestesie, deficit della sensibilità obiettiva, disturbi della regolazione propriocettiva, della motilità (atassia), disturbi oculari, alterazioni dell’attività riflessa e del trofismo, traduce lo stato irritativo e degenerativo delle fibre nervose colpite. Completano il quadro clinico disturbi genito-urinari (impotenza, difficoltà della minzione o perdita del controllo sfinterico), una particolare ipotonia muscolare che consente agli arti eccezionali movimenti di flessione o di estensione, l’artropatia tabetica, prevalentemente a carico delle articolazioni del ginocchio e dell’anca, le alterazioni del liquor (positività della Wassermann, delle reazioni colloidali, con caratteristiche curve di precipitazione). La terapia è eziologica con penicillina associata, se necessario, a terapia del dolore. La t. combinata (detta anche t. atassospastica o taboatassia paraplegica) è una rara associazione morbosa di t. dorsale con paraplegia spastica provocata da sclerosi primitiva dei fasci piramidali (paralisi spinale spastica o malattia di Erb-Charcot). Altre forme cliniche della t. dorsale sono la t. poliostoclasica, caratterizzata dalla presenza di numerose fratture ossee patologiche poco o nulla dolenti, e la t. ottica (o amaurotica), caratterizzata da un’atrofia dei nervi ottici, rapidamente progressiva fino alla cecità, e da atassia di lieve entità.
Tubercolosi intestinale con compromissione dei vasi linfatici e delle linfoghiandole mesenteriche e retroperitoneali. La sindrome è caratterizzata da un progressivo e notevole dimagrimento, febbre, anemia, tumefazione palpabile delle ghiandole linfatiche mesenteriche, diarrea cronica con steatorrea. La terapia si basa su farmaci antitubercolari.