SYLT
Una delle Isole Frisoni settentrionali, posta nel Mare del Nord, presso la costa occidentale dello Schleswig, unita con una diga (su cui passa la ferrovia) alla terraferma. Ha una superficie di 96 kmq. e consta d'una parte centrale, più antica, dove si trova la località balneare di Westerland, con attorno campi coltivati e lande che servono al pascolo, e di due lunghi cordoni uniformi e desolati (a S. Penisola di Hörnum, a N. Penisola di List, che termina verso terra a forma di uncino), formati da dune in parte mobili, alte fino a 40-45 m., con qualche magro pascolo. Al centro, nella parte retrostante a Westerland (che d'estate viene visitata da 30 mila bagnanti), si trova la Penisola di Morsum. Gli abitanti sono in tutto 5000 e parlano un dialetto frisone. Redditizia è la pesca e lo sfruttamento di banchi d'ostriche. Si calcola che in 200 anni (dal 1648 al 1849) l'isola è stata ridotta, a causa dell'abrasione marina, della metà. In qualche tratto del nucleo centrale la costa retrocede di 7-9 m. ogni anno, mentre a N. e a S. le correnti tendono a ingrossare i cordoni di dune.
Bibl.: W. Wolff, Die Entstehung der Insel Sylt, Amburgo 1920; O. Jessen, Morphologische Untersuchungen von Amrum, Sylt und Röm, in Mitt. der Gesell. für Erdkunde zu München, 1914; F. Mager, Der Abbruch der Insel Sylt durch die Nordsee, Breslavia 1927.