SWAZILAND (XXXIII, p. 118; App. III, 11, p. 887)
Già protettorato britannico, stato indipendente dal 6 settembre 1968, come monarchia costituzionale, nell'àmbito del Commonwealth. Dopo l'indipendenza ha preso il nome indigeno di Ngwane, ma è tuttora indicato comunemente come Swaziland/Ngwane.
Su una superficie di 17.363 km2 vivevano - al censimento del 1976 - 499.046 abitanti (dens. 28 ab./km2). Erano solo 237.041 nel 1956, 374.571 al censimento del 1966. I 6 distretti in cui il paese era stato ripartito nel 1963 sono stati poi ridotti a 4, abbastanza equilibrati fra loro come superficie e popolazione, tranne quello più ampio, ma meno abitato, di Lubombo. Il centro più importante è Manzini, nell'omonimo distretto, con popolazione superiore alla capitale, Mbabane (v. tabella).
Condizioni economiche. - Il seminativo e le colture legnose agrarie coprono circa il 10% della superficie, mentre più del 63% è a prati e pascoli permanenti.
Nelle aree irrigate, nel 1976 i principali raccolti sono stati quelli della canna da zucchero (oltre 2 milioni di q di zucchero, di fronte a 860.000 q nel 1964), del riso (50.000 q, su 2000 ha; 70.000 q nel 1963, sulla stessa area) e degli agrumi (750.000 q di arance, di fronte a 650.000 q di arance e mandarini nel 1970 e a soli 90.000 q di arance, mandarini e pompelmi nel 1966).
C'è stata inoltre produzione di granturco (850.000 q nel 1977; 350.000 q, su 75.000 ha, nel 1966), di sorgo (30.000 q, su 4000 ha; 200.000 q, su 30.000 ha, nel 1966), di batate (90.000 q), di banane (30.000 q; 10.000 q nel 1966), e di ananassi. E poi ancora, cotone (11.000 ha, I20.000 q di seme e 60.000 di fibra; 3000 ha, 20.000 q di seme e 10.000 q di fibra nel 1963) e tabacco (4300 q).
Il patrimonio zootecnico si basa su 640.000 bovini, 280.000 caprini e 37.000 ovini (erano, rispettivamente, 532.000, 222.000 e 43.000, nel 1963).
Nel settore estrattivo, c'è produzione di amianto (39.000 t nel 1976, di fronte a 22.900, nel 1958), di minerali di ferro (1,23 milioni di t di Fe, nel 1976), di carbone (126.900 t nel 1976); e inoltre, piccole quantità di stagno (i t di Sn nel 1975; 5 t nel 1963) e di oro (10 kg nel 1966, di fronte a 65 kg nel 1963). Dal 1964 i giacimenti di ematite, di Ngwenya, presso Mbabane, sono uniti da una ferrovia di 223 km al porto di Goba (Mozambico).
L'attrezzatura industriale è limitatissima: zuccherifici, sgranatoi di cotone, birreria e una fabbrica di pasta di legno (141.000 t nel 1976).
Il commercio esterno (lo stato fa parte, doganalmente, della Repubblica Sudafricana) ha avuto, nel periodo 1969-75, un notevole impulso, sia nelle importazioni (da 38 a 134,5 milioni di rand; i rand sudafricano = 1018 lire italiane, nel 1977) sia nelle esportazioni (da 48 a 132 milioni di rand), basate, queste ultime, soprattutto sui minerali di ferro, lo zucchero, l'amianto, la pasta di legno, le carni e gli agrumi.
Oltre al tratto della già ricordata ferrovia che si svolge nello stato, ci sono 160 km di strade catramate, quasi 1300 km di strade principali a fondo artificiale e 750 km di strade minori. Il principale aeroporto è a Matsapa.
Storia. - Rifiutata ormai dallo stesso governo britannico ogni prospettiva d'integrazione del territorio nel Sud Africa (auspicata invece dalla minoranza bianca, esigua ma influente) ebbe inizio negli anni Sessanta il processo verso l'autonomia. Nell'agosto 1960 I. J. Nquku fondò, sulla base di una precedente associazione culturale, il primo partito politico, lo Swaziland Progressive Party (SPP), favorevole all'autonomia e contrario alla discriminazione razziale. Posizioni più avanzate, con la richiesta dell'indipendenza e l'opposizione a ogni tribalismo, furono assunte dal Ngwane National Liberatory Congress (NNLC), fondato nel 1963 dal medico P. Zwane, già aderente al SPP; un gruppo di bianchi liberali costituì lo S. Democratic Party (SDP). Il NNLC appoggiò le rivendicazioni operaie manifestatesi nel corso dell'anno, mentre si accelerava notevolmente lo sviluppo delle produzioni agricole e minerarie e delle infrastrutture (dal 1964 una ferrovia attraversa il paese). Una nuova costituzione fu introdotta nel 1963; alle elezioni nel 1964 gli 8 seggi del Consiglio legislativo furono attribuiti all'Imbokodvo, partito fondato dal re Sobhuza II (salito al trono nel 1921) per difendere le proprie posizioni attraverso lo stesso processo democratico: altri 4 seggi toccarono a coloni bianchi legati al re. Anche nelle elezioni del 20 aprile 1967 per la Camera dei deputati, grazie al sistema elettorale, l'Imbokodvo conquistò tutti i seggi elettivi (altri 6 deputati erano designati dal re, che controllava pienamente anche il Senato), mentre il NNLC, pur con un quinto dei voti, non ebbe alcuna rappresentanza. La piena autonomia interna (aprile 1967) fu l'ultima tappa verso l'indipendenza, proclamata il 6 settembre 1968, sulla base di una costituzione che conservava al re molti poteri (fra l'altro la nomina di un quinto della Camera e di metà del Senato e il controllo delle risorse minerarie del paese).
Le forze conservatrici si sono mantenute al potere e rafforzate dopo l'indipendenza; quando, infatti, nelle elezioni del 1972 la parte del NNLC rimasta fedele a Zwane (l'altro troncone si era dato una direzione collegiale) ottenne tre seggi, si cercò di contestare il risultato. Poco dopo, nel 1973, Sobhuza II, con l'avallo del Parlamento, ha abrogato la costituzione e ha disciolto tutti i partiti, organizzando altresì un piccolo esercito. In politica estera lo S. indipendente, che si professa non allineato e dichiaratamente anticomunista, ha mantenuto, pur attraverso momenti di contrasto, buoni rapporti con il Sud Africa, cui è legato da rilevanti accordi economici, e ha ottenuto aiuti, tecnici e finanziari, specialmente dalla Gran Bretagna; ma d'altra parte ha cercato intese di collaborazione con i paesi africani anglofoni e con i vicini (nel 1974 cordiali rapporti sono stati sanciti con il Mozambico indipendente). Nel marzo 1977 - mentre restava sospesa la costituzione, per la quale un'apposita Commissione aveva presentato proposte sin dal 1975 - il re ha sciolto il Parlamento e ha introdotto un sistema elettorale su base tribale.
Bibl.: H. Kuper, The Swazi, A South African Kingdom, Londra-New York 1963; S.S. Ndwandwe, Politics in Swaziland 1960 to 1968, Johannesburg 1968; J.S. Matsebula, A history of Swaziland, Città del Capo 1972; J.H. Proctor, Traditionalism and parliamentary government in Swaziland, in African Affairs, 1973, pp. 273-87; C. Potholm, Swaziland under Sobhuza II. The future of an African monarchy, in Round Table, 1974, pp. 219-27.