SWĀT
T Regione settentrionale del Pakistan, percorsa da nord a sud dal fiume omonimo, un afluente del Kābul. Semi-indipendente fino a pochi anni or sono, fa ora parte della ricostituita North-West Frontier Province. Il gruppo etnico dominante è quello dei Pathani Yūsufzai, ma nel nord del paese vi sono popolazioni che parlano lingue dardiche. Lo S. fa parte di un territorio geograficamente e culturalmente unitario che comprende anche il Dīr, il Chītral e il Buner (Pakistan), una parte del Kaśmīr (India) e le estreme regioni nord-orientali dell'Afghānistān. Oggetto di esplorazioni saltuarie fino alla metà del nostro secolo, in questi vent'anni, grazie ai lavori condotti dalla missione archeologica italiana, è diventato una delle regioni meglio conosciute del subcontinente indiano. Importantissimo è stato lo scavo di alcune necropoli protostoriche (Loebanr, Kātelai, Butkara II) che legano lo S. all'Irān (soprattutto Tepe Hissār II-III) e all'Asia centrale. Le tombe sono formate da una doppia fossa rettangolare. I corpi, sepolti col sistema dell'inumazione o semicombusti, giacciono nella cavità inferiore, chiusa da lastre di scisto. Il corredo comprende figurine di terracotta e vasellame (ceramica rossa e grigia, in prevalenza). In epoca storica, fu il buddhismo a cambiare il volto del paese. Ricognizioni e scavi, cui se ne affiancano altri nel Dīr e nel distretto di Mardān ad opera del Dipartimento archeologico dell'università di Peshāwar, hanno rivelato un'occupazione intensa che comprende aree sacre (Butkara I [v.], Saidu Sharīf, Pānr) e città. A Udegrām - la Ora di Arriano - sette fasi edilizie coprono un periodo che va dal 4°-3° secolo a. C. alla dominazione sassanide. Accanto alla città sorge il "castello", ricostruito parecchie volte dal tempo degl'indo-greci fino all'110 secolo, quando cadde nelle mani di Mahmūd di Ghazni. La forma in cui si presenta ora risale al 5° secolo. Va infine ricordata la bella produzione in legno (porte, oggetti per l'arredamento, ecc.) fiorita soprattutto in epoca musulmana e che continua ancora oggi. Vedi tav. f. t.
Bibl.: Accanto alla bibliografia citata alla voce butkara di questa Appendice, si vedano: A. Stein, On Alexander's track to the Indus, Londra-New York 1929; id., An archaeological tour in upper Swat and adjacent hill tracts (MASI [Memoirs of the Archaeological Survey of India] 43), Calcutta 1930; E. Barger, Ph. Wright, Excavations in Swat and explorations in the Oxus Territories of Afghanistan [MASI, 64), 1941; F. Barth, Indus and Swat Kohistan. An ethnographic survey, Oslo 1956; G. Tucci, Preliminary report on an archaeological survey in Swat, in East and West, 9 (1958), pp. 279-328; Reports on the Campaigns 1956-58 in Swat (Pakistan): D. Faccenna, Mingora, site of Butkara I; G. Gullini, Udegram, Roma 1962; D. Faccenna, A guide to the excavations in Swat (Pakistan) 1956-1962, ivi 1964; id., Results of the 1963 excavation Campaign at Barama I (Swat-Pakistan). Preliminary report, in East and West, 15 (1965), pp. 7-23; G. Stacul, Preliminary report on the pre-buddhist necropolises in SwaIt (W. Pakistan), ibid., 16 (1966), pp. 37-99; id., Excavations in a Rock Shelter near Ghaligai (SwaIt, W. Pakistan). Preliminary report, ibid., 17 (1967), pp. 185-219; G. Alciati, I resti ossei umani delle necropoli dello Swat (W. Pakistan), Parte I: Butkara II, Roma 1967; C. Silvi Antonini, Swat and Central Asia, in East and West, 19 (1969), pp. 100-15; G. Stacul, Excavation near Ghālīgai (1968) and chronological sequence of protohistorical cultures in the Swāt Valley, ibid., 19 (1969), pp. 44-91; C. Silvi Antonini, G. Stacul, The Proto-historic graveyards of Swāt (Pakistan), 2 voll., Roma 1972; C. Silvi Antonini, More about Swat and Central Asia, in East and West, 23 (1973), pp. 235-44; D. Faccenna, Excavations of the Italian archaeological mission (IsMEO) in Pakistan: some problems of Gandharan art and architecture, in Central Asia in the Kushan Period, I, Mosca 1974, pp. 126-76; G. Stacul, S. Tusa, Report on the excavations at Aligrāma (Swāt, Pakistan) 1966, 1972, ibid., 25 (1975), pp. 291-321; R. Göbl, A catalogue of Coins from Butkara I (Swat, Pakistan), Roma 1976; G Tucci, on Swāt: the Dards and connected problems, in East and West, 27 (1977), pp. 9-103.