SVISTOV (Sistova; A. T., 81)
Capoluogo di okolija nell'oblast bulgaro di Pleven. La città (43° 37′ N., 25° 21′ E.) è disposta ad anfiteatro su di una terrazza lungo il corso del Danubio (di fronte alla romena Zimnicea), dove questo più s'incurva verso S., all'inizio di una delle vie di comunicazione congiungenti la valle del gran fiume con quella della Marizza (passo di Trojan). Negli ultimi anni il traffico del porto è assai diminuito per la fortunata concorrenza di Ruse e di Lom (600 mila tonn. annue, 8.000 passeggeri), né a rialzarne le sorti ha giovato il collegamento con la linea ferroviaria Sofia-Varna. La popolazione è stazionaria da un cinquantennio: 11.540 abit. nel. 1880 e 12.046 nel 1926, con tendenza alla diminuzione dopo il 1900 (contava allora 13.633 ab.). Un quarto della popolazione è rappresentato da Turchi. Possiede una scuola di commercio ed è notevole per il museo Aleko Konstantinov e per le stele commemorative russe.
Storia. - Svistov sorge sul luogo dell'antico castro romano Novae; nel Medioevo fu detto Staklen. Ma il centro si è sviluppato soprattutto sotto la dominazione turca per la sua importanza commerciale. Nel 1877 l'esercito russo, proveniente dal nord, attraversò qui il Danubio, nel 1916 vi passò l'esercito bulgaro-tedesco operante contro la Romania. Fu incendiata nel 1810 durante la guerra russo-turca, e, nel sec. XIX, fu centro commerciale molto importante.