Nobile e prete cattolico russo (Pietroburgo 1804 - Parigi 1858). Studiò dal 1808 al 1817 nel collegio dei gesuiti a Pietroburgo finché, espulsi i gesuiti dalla Russia, continuò gli studî in Svizzera, poi all'università di Pisa (1821-23). Ufficiale degli ussari della Guardia (1823-26), viaggiò a lungo per curare la moglie Sofja Soltykov (m. Venezia 1841) e, soprattutto, la figlia; a Firenze nel 1832 conobbe G. La Cecilia, di cui ascoltò le lezioni di filosofia; in Francia entrò nella Chiesa cattolica (1843). Nel 1848-49 era a Roma dove si schierò a favore dell'impegno risorgimentale italiano (I popoli italiani ed i loro governi per un testimonio oculare de' principali avvenimenti della nazione italiana, 1848). Nel 1856 fu accolto nell'ordine dei barnabiti, col nome di Agostino Maria; nel 1857 fu ordinato prete a Milano, e subito dopo si trasferì in Francia, dopo avere espresso a Pio IX il desiderio di dedicare sé stesso e il proprio ordine all'unione della Chiesa russa con Roma. Di alta spiritualità Ma conversion et ma vocation (post., 1862, tradotto in più lingue).