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sutura

Dizionario di Medicina (2010)
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sutura


In anatomia, una delle sinartrosi tipiche dello scheletro osseo. In rapporto alla forma dei margini, le s. si dicono dentate, quando i margini ossei sono frastagliati; squamose, quando risultano dalla sovrapposizione di margini tagliati a sbieco; armoniche, quando le superfici articolari sono pianeggianti o flessuose (per es., le s. delle ossa del naso). Sono di particolare importanza le s. del cranio, ciascuna delle quali ha una propria denominazione: s. sagittale, metopica, coronale, lambdoidea, temporo-parietale, parietomastoidea, occipito-mastoidea. ● In chirurgia, operazione intesa a riunire tra loro, con mezzi idonei, i margini di una ferita o tessuti e organi vari.

Suture chirurgiche

La s. più anticamente conosciuta, e la più diffusamente impiegata, è quella delle ferite. Attualmente s. di vario tipo vengo utilizzate per la fissazione di organi ptosici (splenopessia, isteropessia, nefropessia, ecc.), o trasposti in sedi diverse da quella fisiologica (per es., gastro-esofagostomia intratoracica, ano preternaturale, ecc.). La s. delle arterie viene eseguita per riparare ferite accidentali oppure, più spesso, nel corso di altri interventi praticati sulle arterie: anastomosi, trapianti, embolectomia. Per eseguire rapidamente suture vascolari a pieno canale sono entrati in uso appositi dispositivi automatici detti anastomizzatori. I mezzi comunemente impiegati per la s. sono le grappette o i fili di materiale diverso (lino, seta, nailon, acciaio, catgut, materiali sintetici, ecc.) applicati con aghi appositi (aghi da s.) di vario tipo, con cruna o senza (aghi atraumatici), utilizzati con o senza l’ausilio di pinze speciali (portaaghi). Il filo di s., quando non sia di materiale riassorbibile (catgut), deve essere rimosso. Vengono inoltre impiegate, in partic. nella microchirurgia e nella neurochirurgia, sostanze adesive, soprattutto biologiche (colla di fibrina umana).

Vedi anche
neurochirurgia Ramo specializzato della chirurgia, che ha per oggetto le patologie del sistema nervoso. Più delle altre branche chirurgiche, essa deve rispettare le strutture coinvolte nel tentativo terapeutico; ciò spiega come il suo sviluppo sia stato relativamente recente e, al contempo, giustifica l’utilizzo che ... chirurgia Ramo fondamentale della medicina che affronta il problema terapeutico con atti manuali o con operazioni strumentali; la sua distinzione nel vasto campo delle discipline mediche è essenzialmente d’indole pratica e non concerne gli aspetti dottrinari. I vari problemi, sia quelli teorici di patologia, sia ... ferita botanica Lesione traumatica caratterizzata dalla soluzione di continuità nei tessuti esterni nelle piante. Le cause possono essere varie: animali fitofagi, gelo e disgelo (rottura delle radici superficiali, spaccature della corteccia dei rami, cipollatura ecc.), il freddo, i venti, la grandine, i fulmini ... cardiochirurgia medicina e chirurgia Branca della chirurgia che si occupa di intervenire sul cuore e sui grossi vasi allo scopo di correggere le alterazioni congenite o acquisite o, nei casi di estrema compromissione cardiaca, di provvedere al trapianto di organo o all’impianto di protesi sostitutive. 1. Cenni storici I ...
Vocabolario
sutura
sutura s. f. [dal lat. sutura «cucitura», der. di suěre «cucire»]. – 1. In chirurgia, operazione intesa a riunire tra loro mediante cucitura con fili o per mezzo dell’applicazione di grappette e clips di materiali speciali (catgut, seta,...
suturare
suturare v. tr. [der. di sutura]. – Nella pratica medica, riunire operando una sutura chirurgica: s. i monconi di un tendine.
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