SŪTRA
. Parola sanscrita significante propriamente "filo, cordicella" (dalla radice siv "cucire", donde "regola, norma": quasi "ciò che come filo connette, regola alcunché"). Con questo termine nella letteratura indiana s'indicano aforismi brevissimi di rituale (solenne o domestico), filosofia, grammatica e letteratura scientifica in genere, dei quali si compongono appunto trattati speciali, denominati alla loro volta complessivamente Sūtra.
Essi trassero probabilmente origine dal proposito del maestro di riassumere al discepolo con un espediente mnemonico l'essenza del suo particolare insegnamento, esposto per esteso oralmente. L'estrema concisione dei sūtra (essi constano generalmente di due o tre parole) e il significato convenzionale attribuito ad alcune delle lettere che li compongono resero necessaria la compilazione di minuti commenti e sottocommenti. Basti fra tutti ricordare la grammatica di Pānini (sec. IV a. C.), che in 4000 di codeste regolette, la cui riproduzione complessiva non occuperebbe più di 150 pagine di stampa, contiene l'esposizione di tutto l'organismo fonetico, morfologico, sintattico della grammatica sanscrita.