SUSSUNZIONE
. Termine della logica formale, corrispondente al latino subsumptio. Indica l'azione del "sussumere" (subsumere), cioè del ricondurre un noema (ossia un qualsiasi contenuto di pensiero, "termine" di giudizio o di sillogismo) nell'ambito di quello nella cui estensione esso è compreso.
Si può così parlare di "giudizî di sussunzione, o sussuntivi" (il cane è vertebrato) e di "sillogismi di sussunzione, o sussuntivi" (il cane è vertebrato; il vertebrato è animale; il cane è animale), per designare quelle forme predicative o deduttive in cui la gerarchia estensiva dei termini appaia più direttamente ed esclusivamente messa in luce. Ma è evidente che il rapporto di sussumibilità non rappresenta comunque una caratteristica distintiva di alcune di tali forme da altre, costituendo infatti il principio universale della possibilità di ogni sintesi dianoetica e apodittica. V. per ciò sillogistica.