Bier, Susanne
Bier, Susanne. – Regista e sceneggiatrice danese (n. 1960). Tra le più importanti autrici del suo Paese, ha iniziato la carriera di regista negli anni Novanta. Nel 2002 ha aderito al manifesto Dogme 95 con Elsker dig for evigt, film girato con stile minimalista sulla vita di due coppie colpite da eventi tragici. Nel 2004, in Brødre (Non desiderare la donna d’altri), racconta la storia d’amore tra una donna e il fratello di suo marito, disperso durante una missione in Afghanistan, e il traumatico ritorno a casa di quest’ultimo. Ancora un uomo diviso tra due mondi – l’India, dove gestisce un orfanotrofio, e la Danimarca, dove torna scoprendo la possibilità di una nuova vita – è al centro di Efter brylluppet (2006; Dopo il matrimonio). Dopo Things we lost in the fire (2007; Noi due sconosciuti), film drammatico di produzione statunitense su una donna cui muore il marito, nel 2011 ha raggiunto la consacrazione con il Golden globe e l’Oscar come miglior film straniero per Hævnen (2010; In un mondo migliore): due adolescenti, in un momento difficile della loro vita, costringono i genitori a interrogarsi sui temi del perdono e della vendetta.