SURAT (A. T., 93-94)
Città dell'India inglese (capoluogo d'un distretto della provincia di Bombay, 250 km. a N. di questa città), in una fertile pianura alluvionale, ben coltivata a cotone, presso la riva sinistra del fiume Tapti, 20 km. dal luogo dove questo getta le acque nel Golfo di Cambay, sulla linea ferroviaria Bombay-Baroda. Il clima varia assai da stagione a stagione, alternandosi periodi asciutti con periodi piovosissimi (fino a 650 mm. al giorno). Fondata nel sec. XII da Persiani, nei secoli XVI-XVIII fu il porto principale dell'India, sede di molte fattorie europee (specie portoghesi, olandesi, inglesi); alla fine del sec. XVIII pare contasse 800 mila ahitanti. Data l'impossibilità di accedervi con grossi piroscafi per l'insabbiamento dovuto alle alluvioni del Tapti, a poco a poco s'è vista sostituire da Bombay. Nel 1837 e nel 1889 fu anche fortemente danneggiata da incendî, ma tuttavia conta ancora 117.434 ab. (1921). Un muro lungo 8 km., nel quale si aprono 12 porte, divide la città dai sobborghi; la strada principale è quella che va dal castello alla stazione ferroviaria, mentre le altre sono strette e tortuose. Le navi s'arrestano ora all'avamporto di Swalli, presso la foce del fiume. L'industria, un tempo fiorentissima, è ora rappresentata da fabbriche di cotonate, oggetti artistici, broccati.