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SUPERFICIE

di Emilio Albertario - Enciclopedia Italiana (1937)
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SUPERFICIE

Emilio Albertario

. Diritto. - Il concetto di diritto di superficie nacque come rimedio al principio della proprietà romana, per cui apparteneva necessariamente (ratione naturali) al fondo ciò che si aggiungeva e s'incorporava nel fondo stesso: quindi, anche l'edificio. Sui terreni dello stato e delle città, prima, dei privati, poi, s'introdusse l'uso di concedere di fabbricare e di godere a tempo o in perpetuo dell'edificio mercé un corrispettivo annuo (pensio; o, dal solum concesso, solarium). Proprietario della superficies, cioè dell'edificio, era il proprietario del suolo, il superficiario era un conductor soli: il rapporto era un rapporto di locatio-conductio. A più intensa protezione di questo speciale rapporto, che poteva durare in perpetuum, finché fosse corrisposto annualmente il solarium, il pretore concesse un interdetto per mantenere il superficiario nel godimento (frui ex lege locationis): è dubbio se concedesse anche, causa cognita, un'azione modellata sulla rei vindicatio, come risulterebbe dal fr. 1, pr., in Dig., XLIII, 18, de superf. Nel diritto giustinianeo la superficie è nettamente configurata come un diritto reale, e al superficiario sono concessi i rimedî giuridici accordati al proprietario e gl'interdetti possessorî. Il diritto del superficiario è anche più assoluto di quello dell'enfiteuta. Il solarium è corrisposto annualmente, se la superficie ha origine da una locazione; ma può avere origine da una vendita o da una donazione. La superficie non cessa per decadenza, come può invece cessare l'enfiteusi.

Per influenza del diritto intermedio la costruzione sul suolo altrui nel diritto italiano non accede necessariamente al suolo e non appartiene quindi necessariamente al proprietario del suolo stesso; vi ha, al riguardo, una semplice presunzione, che può essere vinta dalla prova contraria (art. 448 cod. civ.): la proprietà può essere divisa per piani orizzontali. Per ciò, e per il silenzio del codice sull'istituto si disputa se esista nell'ordinamento giuridico italiano il diritto di superficie. Alcuni lo negano, sostenendo che, venuto meno il bisogno di configurare la superficie come ius in re aliena, si avrebbero due proprietà separate, una proprietà dell'edificio e una proprietà del suolo. Altri sostiene che si abbia qui un rapporto complesso, in cui, accanto alla proprietà dell'edificio, sta un diritto reale di servitù a favore del proprietario dell'edificio stesso, che obbliga il proprietario del suolo a sopportare il peso dell'edificio altrui. Rapporto complesso, d'importanza non meramente teorica ma anche pratica, specialmente per le costruzioni che vengono concesse ai privati su suolo pubblico; rapporto complesso, che giova a definire il diritto spettante ai concessionarî di ferrovie per i binarî impiantati sulle strade pubbliche, ai privati su tombe e monumenti nei cimiteri, ai proprietarî e concessionarî di palchi in teatro, ecc.

Bibl.: U. M. Niegelowski, De iure superficiario, Bonn 1845; C. G. von Wächter, Das Superfizies- oder Platzrecht, Lipsia 1866 (2ª ed., 1868); H. Degenkolb, Platzrecht und Miethe, Berlino 1867; A. Schmidt, Das Recht der Superficies, in Zeitschr. d. Sav.-St. f. Rechtsg. (rom. abt.), XI (1890), p. 121 segg.; G. Baviera, Il diritto del superficiario, in Scritti giuridici, Palermo 1909, p. 187 segg.; G. von Beseler, in Beiträge zur Kritik der röm. Rechtsquellen, Tubinga 1910; E. Albertario, Il pegno della sueprficie in dir. rom., Pavia 1911; id., Il possesso del superficiario, ivi 1912; A. Solmi, Il diritto di superficie nei documenti italiani del Medioevo, in Riv. dir. civ., 1915, p. 472 segg.; N. Coviello, Della superficie, in Archivio giuridico, XLIX (1892), p. 3 segg.; id., Della concessione ad aedificandum, in Foro ital., 1893, p. 10 segg.; C. F. Gabba, Della superficie in dir. ital., in Giur. it. (1897), 1ª parte, p. 689 segg.; Galluzzi, Saggio di una teoria sul diritto di superficie, in Filangieri, XXIX (1904), p. 881 segg.; Benettini, Il diritto del superficiario nella legislazione vigente, in Legge, 1910, p. 759 segg.; F. Filomusi Guelfi, Della superficie, in Studi giuridici in onore di V. Simoncelli, Napoli 1917, pp. 239-46; R. de Ruggiero, Istituzioni di diritto civile, 6ª ed., Messina s. a., I, pagina 543 segg.

Vedi anche
Enfiteusi L’enfiteusi è un diritto reale (v. Diritto soggettivo) su un fondo altrui che attribuisce al titolare (enfiteuta) gli stessi diritti che avrebbe il proprietario (concedente) sui frutti, sul tesoro e sulle utilizzazioni del sottosuolo; il diritto dell’enfiteuta si estende alle accessioni (art. 959 c.c.). ... diritto civile Complesso delle norme di diritto privato che si applicano a tutti i cittadini; esso viene contrapposto in genere all'altra branca in cui per tradizione si suddivide il diritto privato, e cioè il diritto commerciale. Comprende il diritto delle persone e di famiglia, i diritti reali sulla natura giuridica ... Ghibellini Sostenitori della fazione tedesca capeggiata dagli Hohenstaufen, signori di Waibling (da cui il nome) e duchi di Svevia, in contrapposizione ai Guelfi. cimitero Luogo destinato alla sepoltura dei morti sia per inumazione sia per tumulazione. La parola coemeterium (derivata dal gr. κοιμάω, «mettere a giacere») appare in iscrizioni paleocristiane per indicare anche una sola tomba, ma presto passa al significato esclusivo di agglomerato sepolcrale.  ● I cimitero ...
Categorie
  • DIRITTO CIVILE in Diritto
Vocabolario
superfìcie
superficie superfìcie (meno com. superfice) s. f. [dal lat. superficies, comp. di super- e facies «faccia»] (pl. -ci, disus. -cie). – 1. Il contorno di un corpo come elemento di separazione della regione dello spazio occupata dal corpo...
rifrazióne
rifrazione rifrazióne s. f. [dal lat. tardo refractio -onis, der. di refractus: v. rifratto]. – In fisica, fenomeno (detto anche r. ordinaria o semplice per distinguerla dalla r. doppia o birifrazione) che si produce, insieme alla riflessione,...
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