superchef
(super-chef), s. m. Chef o ristoratore molto rinomato.
• Il suo personaggio è «un cuoco contadino, superchef, a suo modo artista, introverso, schivo, che si fa travolgere dall’amore. Ha una libertà che i Recchi non hanno. È uno che va dritto» (Edoardo Gabbriellini riportato da Renato Franco, Corriere della sera, 18 agosto 2008, p. 34, Spettacoli) • [tit.] Tentata estorsione al superchef / due processi per cinque mafiosi [testo] Il vecchio boss del Borgo Vecchio, due piccoli pregiudicati e due incensurati. Sono i cinque uomini che hanno tentato l’estorsione allo chef Natale Giunta e che adesso finiscono sotto processo. […] Il superchef, che ha trovato il successo con la partecipazione alla trasmissione «La prova del cuoco», nel marzo del 2012 ha denunciato i cinque uomini. Lo minacciavano da un anno. (Romina Marceca, Repubblica, 27 settembre 2013, Palermo, p. IX) • Immaginiamo una giornata londinese del superchef. «Accompagno i ragazzi a scuola ‒ racconta [Gordon] Ramsay ‒ se posso vado a correre a Richmond Park e a Dulwich, e poi inizio il giro dei miei ristoranti». (Mariangela Rossi, Secolo XIX, 12 aprile 2014, p. 37, Xte / viaggi).
- Derivato dal s. m. e f. fr. chef con l’aggiunta del prefisso super-1.
- Già attestato nella Repubblica del 3 marzo 1998, p. 24, Cronaca, nella variante grafica Super-chef.