supercasta
s. f. Gruppo organizzato che gode di privilegi spropositati.
• Ieri il concorso dei notai a Roma è andato a carte quarantotto. Il mito della legge perfetta s’è infranto sul muro del pianto di un’Italia che denigra i suoi governanti ma in realtà si comporta peggio: quando anche l’esame della supercasta finisce per essere una solenne fregatura, allora si capisce perché siamo alla frutta. (Mario Sechi, Tempo, 30 ottobre 2010, p. 1, Prima pagina) • Dare ragione ai giocatori di calcio che minacciano lo sciopero è faticoso e impopolare. […] Impopolare perché si tirano subito in ballo i guadagni che ti cambiano la vita e te la fanno diventare dorata come quella di un sultano. Se a questo si aggiunge il fatto che l’aria che tira, nel Paese e non solo, non è delle migliori, forse sarebbe meglio che i calciatori non si comportassero da casta, anzi da supercasta, e pensassero anche a chi fa fatica a tirare la fine del mese. E si ricordassero che accostare la parola sciopero a buste paga a otto cifre è quantomeno sconveniente. (Daniele Dallera, Corriere della sera, 8 agosto 2011, p. 33, Idee & opinioni) • «La supercasta delle spese militari che non conosce la crisi e la fa sempre franca», ha dichiarato il co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli. Nei commi 21 e 22 del maxi-emendamento del governo ci sono infatti oltre 3 miliardi in 20 anni (40 milioni già dal prossimo anno) per interventi nel settore della difesa degli interessi nazionali nel settore marittimo, ovvero spiega Bonelli, per finanziamenti a nuove navi militari. (Roberto Petrini, Repubblica, 27 novembre 2013, p. 8).
- Derivato dal s. f. casta con l’aggiunta del prefisso super-1.
- Già attestato nella Stampa del 21 novembre 2005, p. 33, Economia (Marina Verna).