sumo Antica lotta giapponese, di origine scintoistica, praticata come attività sportiva fin dal 17° secolo. Il combattimento, che dura in genere meno di un minuto, ha luogo su una pedana circolare, di 4,5 m di diametro, entro un’area delimitata da una corda di grosso spessore poggiata per terra, ed è preceduto da un rituale di purificazione che prevede, tra l’altro, il lancio di sale sul terreno (v. fig.). I due contendenti (sumotori o rikishi) indossano solo un perizoma e una spessa cintura di seta; dei due, vince chi riesce a spingere l’avversario al di là della corda o a fargli toccare la pedana con qualsiasi parte del corpo (esclusi i piedi), utilizzando una o più delle 48 prese autorizzate. I lottatori (i quali, seguendo una particolare dieta ipercalorica, sono sempre di corporatura eccezionale) sono suddivisi in categorie di merito (e non in base alla massa corporea). In Giappone il s. gode di grande popolarità. Ogni anno si disputano tornei (a Tokyo, Fukuoka, Nagoya, Osaka), ciascuno dei quali dura 15 giorni.